Potenza e piacere

di | 6 de Agosto, 2020

M. (o meglio, Mr. M.) è l’amministratore delegato di una famosa multinazionale, un uomo pieno di poteri e responsabilità, centinaia di dipendenti sotto il suo comando in ogni momento. È conosciuto negli ambienti sociali come un cittadino modello, di successo, con una grande situazione finanziaria. Ma…

Ma quando torni a casa dopo una lunga giornata di lavoro, non appena appendi la giacca e ti slacci la cravatta, ti aspetta un collare. Proprio così! Un collare!
E con in mano la guida, la donna che lui chiama semplicemente “Mia Signora”.
E’ bella – capelli rossi, occhi verdi, alta un metro e ottanta, corpo perfetto, seno atletico – sodo, cosce grosse, morbide. E MOLTO disposto a punire quello schiavo sfrontato che si è appena inginocchiato davanti a lei.

  • Vieni cucciolo, vieni a gattonare a quattro zampe, proprio qui sui miei piedi
  • Sì, Mia Signora
  • Più veloce, forza!

E obbedisce con grande piacere, comincia a strisciare per terra come se fosse davvero un cane, ai piedi del suo padrone. Guarda in basso e calpesta con forza la testa di quell’essere insignificante e spietato – il tallone della scarpetta che preme e strofina la faccia a terra. È ora di mostrare chi comanda! Poi mette il collare al “bastardo” e inizia a trascinarlo per la stanza.

  • Vieni cucciolo, segui la tua padrona! Andiamo!

Prende una frusta di pelle a tre punte e comincia a dare diverse frustate, ognuna delle quali taglia l’aria con grande furore sulla schiena, sulle gambe e su tutto il corpo dello schiavo.

  • Ahhhhhhhhh! Vedo che ti stai godendo molto le punizioni, eh! Quel bastone duro non mente!!! Bastardo!!!! Mi paghi! Vi preparo qualcosa di molto interessante!
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Poi appende il bastardino per il colletto e comincia a dargli un sacco di schiaffi, fino a quando non è davvero rosso e bruciato. Poi, graffi sul petto e sulla schiena, i grandi chiodi assomigliano più agli artigli dei rapaci. Urla – ma le urla sono piacevoli, e più dolorose sono le punizioni, meglio è! È così che dovrebbe essere!

Sulla parete opposta della stanza, ci sono quattro catene con gambali e braccioli, la domme porta lì il cucciolo. Ora sarà esposto, più vulnerabile che mai!

  • Sporca schiava!!! Le sue povere piccole uova possono sopportare quello che sto per fare ora?
    Il sorriso malvagio sul suo volto esprime il grande piacere di far soffrire quell’uomo e di fargli urlare e godere la punizione. E accetta tutto ciò che la sua padrona gli ordina, tutto in nome della sua soddisfazione.

Prima che pensi di aprire la bocca per dire qualcosa, arriva il primo bel calcio sulle uova – un dolore gigantesco si alza su tutto il corpo. Il sottomarino urla, urla un sacco! Ma urla invano, poiché le pareti sono isolate e nessuno ascolta fuori, nessuno verrà a salvarlo. E’ lasciato alle perversioni della bella rossa.
Poi seguono altri calci e pugni, lei tiene il sacco e schiaffeggia ogni uovo fino a quando non è molto viola e gonfio.
Con la frusta sono colpi alla testa del bastone – sembra addirittura che si strappi nel mezzo ad ogni nuova battitura.

  • Questo cazzo è troppo duro, significa che ci vado piano con te?
  • No, signora…
  • Ti punirò MOLTO Morbidamente!

Tenendo in mano le due uova, inizia a spremere, spremere, tirare e prendere a pugni, il dolore diventa sempre più insopportabile. E poi l’altra mano va sotto la gonna, la domme è senza mutandine e la figa è tutta bagnata – completamente eccitata dall’azione di quella notte. È il momento di masturbarsi a caldo, ogni grido di dolore la lascia sul punto di divertirsi. Poi non è più possibile tenerlo, il piacere arriva in ondate di intenso piacere, tutto il corpo trema. Ora è lei che grida, la soddisfazione è grande, non c’è modo di sopportarlo!

  • Il mio animale domestico! Che piacere punirti!
  • Grazie Signora!
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Rilasciando le catene, cade a terra, esausto. Non sopporta nient’altro.
Quella sessione è stata una grande prova per i suoi limiti.

  • Allarga le gambe, presto! Ora!

La suola della sua scarpa cade violentemente sulle uova già doloranti e sul bastone di tanti abusi. Poi arrivano i tacchi che quasi strappano la borsa, come se fossero coltelli – inutile chiedere pietà, quella donna attacca con rabbia negli occhi, non ha pietà!
Il risultato: piccoli segni rossi, quasi ferite sanguinanti. Poi arrivano altri calci, il dolore è forte e si contorce nell’angolo del muro, l’inutile speranza di sfuggire ai colpi.

Già stanco di colpire così tanto, siede su un trono che è molto più avanti

  • Venite a ringraziare la vostra padrona!!!!

Il cucciolo comincia a camminare a quattro zampe, bacia i piedi della sua padrona, felice per l’intenso giudizio che ha sofferto. Lei apre le gambe e lo schiavo non ha altra scelta: inizia a leccare e succhiare quella figa bagnata e puzzolente proprio sopra di lui. Non ci vuole molto, nuovo beffardo – questa volta molto più intenso di prima!

Adesso sì! Ora il giorno di “Mr. M.” è completo! Sottomesso, schiavizzato, picchiato e fatto godere la sua padrona. Questo è essere felici!

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