Beata Salomè

di | 9 de Dicembre, 2022

Poco prima di compiere diciotto anni, la mia vita consisteva nel far volare aquiloni e giocare a pallone con gli amici del quartiere in cui sono cresciuto, aspettando il momento di arruolarmi volontario nell’esercito; Allo stesso tempo, avevo anche scoperto in me una certa religiosità che non rasentava il fervore radicale, ma che soddisfaceva le mie aspettative di giovane sognatore, per cui cominciai a frequentare la messa con una certa regolarità.

Ogni volta che ci andavo notavo la presenza di una donna che pregava sempre con immenso fervore e partecipava anche ad alcune attività parrocchiali; allo stesso tempo frequentava le chiese a giorni alterni, sempre alla stessa ora nel tardo pomeriggio. Ci ha visto giocare a calcio e ha smesso di criticarci.

-Grandi ragazzi! Il senzatetto! “Perché non riesci a trovare qualcosa di buono e utile da fare?” lei pianse. Stanno lì a giocare a pallone che non dà futuro a nessuno!

La maggior parte delle volte ci divertivamo a rispondere di scatto ea ridere a crepapelle; succedeva così spesso che ero curioso di sapere chi fosse questa donna. “È la beata Salomè! Penso che sia perché non ha mai avuto un uomo che la scopava volentieri! ha risposto il maleducato proprietario portoghese di un vicino negozio di alimentari quando gli è stato chiesto chi fosse. E il tema potrebbe essere morto, per così dire, se non fosse stato per un evento che mi ha lasciato emozionato per il cattivo.

Senza sapere bene perché, un giorno decisi di seguire questa benedetta donna in chiesa a quest’ora del pomeriggio, semplicemente curioso di saperne di più su di lei. Appena entrato, l’ho vista seduta su una panca in fondo in una zona dove c’era più ombra che luce. Mi sono seduto sul lato opposto, ma rivolto nella stessa direzione per vederlo meglio. Qualche tempo dopo (proprio mentre stava per uscire dalla veglia!), qualcuno uscì dalla sagrestia dirigendosi verso il Santissimo Sacramento; il prete sarà presto seduto accanto a lui.

Hanno parlato per un po’ finché non ho notato che si comportavano in modo strano; Sono scivolato giù dalla panca cercando di rimanere nascosto e ho notato che stavano facendo qualcosa insieme… qualcosa di peccaminoso! Prima che potessi vedere cosa stavano facendo, si alzarono entrambi e andarono in sagrestia, dove entrarono nell’ufficio accanto al segretario. Col cuore in gola, sono scivolato lungo le curve fino a raggiungere il punto in cui ho sentito gemiti e altri rumori da troia!

Dato che la porta non era chiusa a chiave, c’era un piccolo varco, quindi ho fatto un respiro profondo e mi sono avvicinato di soppiatto, spiando cosa stava succedendo all’interno di quella stanza; ed ero sorpreso e commosso dalla scena che si svolgeva davanti ai miei occhi; Salomé era inginocchiata davanti al prete che gli aveva aperto la tonaca, estraendogli il pene che ben presto afferrò e succhiò come una pazza, mentre massaggiava le palle del prete che a sua volta gemeva sommessamente.

La situazione andò avanti fino a quando il prete soffocò un gemito più forte con la mano mentre il suo cazzo pulsava nella bocca di Salome, che lottava per contenere lo sperma che già le scorreva dentro. E il cattivo ha ingoiato tutto! Alla fine leccò il bastoncino, lasciandolo pulitissimo; I due si sono subito ripresi, denunciando che presto se ne sarebbero andati; Correvo ancora nell’ombra e mi nascondevo dietro il confessionale. Sulla porta della chiesa, Salome si chinò per baciare la mano del prete, poi fuggì in fretta. Così avevo scoperto il segreto della benedetta cagna e potevo usarlo a mio vantaggio!

Pochi giorni dopo, decisi di mettere in atto il mio piano; Congedai il caucus con i miei amici e corsi in chiesa aspettando l’arrivo di Salomè; entrò e si affrettò a sedersi al suo solito posto senza accorgersi della mia presenza; Prima che potesse mostrare qualsiasi reazione, mi sono seduto accanto a lui e lui mi ha guardato. “Cosa ci fai qui, bastardo?” chiese, quasi digrignando i denti. Lo guardai in faccia mentre sorrideva, con un’espressione sarcastica.

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-Voglio la stessa cosa che fai con il prete! dissi con una voce che quasi le sussurrava all’orecchio mentre cercava di allontanarsi da me.

– Che c’è, sfacciato? “Pensi che io sia una di quelle puttane del quartiere?” rispose lei, senza alzare la voce, ma con tono irritato. Beh, scopri…

-Sai! – lo interruppi con tono più energico – Ieri ho visto tutto quello che è successo nella stanza vicino alla Segreteria – Allora non ha senso che tu ti faccia grossa con me!

In quel momento il sacerdote uscì dalla sagrestia e, accortosi che Salomè era accompagnata, si voltò e salì le scale della navata centrale, scomparendo dietro di lei. “Ehi! Depravato! Va bene! Ma ecco, solo un po’ di sega… altre cose che facciamo in altri posti… tira fuori il cazzo in fretta! sussurrò, sentendo già il cavallo dei miei pantaloncini; Ho fatto come mi ha chiesto e quando ha visto il mio cazzo duro, gli occhi di Salome si sono accesi come falò mentre lo prendeva in mano e iniziava a masturbarsi lentamente fino a prendere gradualmente il ritmo.

Salomé sapeva come eccitare un maschio, dato che usava una mano per masturbarsi e l’altra per massaggiargli le palle, provocandomi deliziose sensazioni che dovevo soffocare a causa del luogo in cui eravamo. “Fammi sapere quando vieni, eh? Non voglio essere macchiato dal tuo seme! mi sussurrò enfaticamente all’orecchio, accelerando ulteriormente la sua masturbazione. E non mi ci è voluto molto per ringhiare, rendendomi conto che lo sperma proveniva da me.

Senza perdere un colpo nella sua masturbazione, Salome tirò fuori un fazzoletto dalla tasca della gonna e coprì il mio membro, accelerando ancora di più la manipolazione finché non raggiunsi l’orgasmo, eiaculando nel panno che era appesantito per stringere intorno al mio pene. Quando i miei spasmi si placarono, si tolse con cura il fazzoletto e se lo rimise nella tasca della gonna. “E adesso, bastardo?” Sei felice ? chiese con tono irritato ma poco convincente.

– Per il momento va bene questa briciola – risposi sdegnosamente, rassicurandomi – Ma voglio di più!

-So che lo vuoi, piccolo bullo! “Ti dirò quando e anche dove… non dire niente!” Hai capito?

Annuii mentre si alzava e si dirigeva verso la porta; il sacerdote non tornò dopo averla vista accompagnata anche senza sapere chi fosse. Sono tornato a casa e non l’ho detto a nessuno. I giorni passavano e Salomé continuava con la sua consueta visita alla chiesa, sempre alla stessa ora; ogni volta che passavo davanti al campo dove giocavamo a palla, lei rallentava e mi cercava con uno sguardo discreto; quando mi ha visto, ha scosso la testa, indicando che non era ancora il momento giusto per un incontro. Ero un po’ impaziente, ma sapevo anche che stringendomi il culo avrei potuto cacciarmi in un mare di guai, perdere una buona occasione… quindi dovevo aspettare!

Un giorno, mentre ero all’aperto, aspettando i miei amici per un’altra peladinha, Salomé si avvicinò al luogo e mi salutò; sentendo il cuore che mi voleva uscire dal petto, feci un passo frettoloso verso di lui; mi prese per mano appena mi avvicinai e cominciò a camminare in fretta; Ho provato a chiederle dove stavamo andando, ma lei è rimasta in silenzio. “Adesso fai attenzione, gira intorno alla chiesa fino al muretto e poi saltaci sopra… io ci sarò… ti aspetto!” “Avanzate!” disse con impazienza, spingendomi nella direzione indicata.Io obbedii senza pensarci e quando giunsi a questo muro mi ricordai che dietro c’era il presbiterio, un vecchio magazzino abbandonato e un grande campo di cespugli.

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Non appena ho scalato il muro, ho visto Salomè che mi salutava dalla porta della cantina; Corsi verso di esso e presto stavamo camminando in quello che sembrava un mucchio di roba vecchia; Salomé non scherzava, perché iniziò a spogliarmi, lasciandomi nuda, mostrando il mio cazzo duro; Quando mi ritrovai, la birichina era in ginocchio davanti a me, mi succhiava il membro e giocava con le sue palle, provocandomi una sensazione deliziosa che fino ad allora non avevo mai provato in vita mia. Salomé ha succhiato molto lasciando il mio attrezzo molto macchiato di saliva.

Si alzò e si spogliò anche dei suoi vestiti; Salomé non era una musa, figuriamoci una donna attraente, ma per me, adolescente imberbe e piena di aspettative, era più che perfetta; mi ha portato ad un banco da lavoro e ad una falegnameria e dopo averlo coperto con un telo logoro mi ha fatto sdraiare sopra di lui e mi è salito addosso. “Oh! Tieni quel rotolo, cattivo! Certo, ci siedo sopra…, Uhhh! Quindi! …, Quello ! oh! balbettava, chinandosi su di me e verso il membro che teneva in una mano.

Quando la sua caverna si è aperta per ricevere il mio cazzo, ho sentito un’estasi che non può essere descritta a parole; e quando finalmente avvolse completamente la mia asta, la mia estasi divenne ancora più intensa e presto si trasformò in una frenesia inspiegabile mentre lei cominciava a muoversi su e giù, ora deglutendo, ora sputando fuori il mio arnese con movimenti sempre più intensi e rapidi.

-Oh! Sperma! Che morso denso! Ahhh! – sussurrò senza perdere il ritmo dei suoi movimenti. Oh! Uff! … adesso! Ora… lo farò… lo farò… gorrrrr!

Sentii uscire qualcosa di caldo dalla caverna di Salomé che mi percorse il membro e anche lo stomaco, ed era una sensazione sconosciuta, ma estremamente appetitosa! E il furfante continuava ad arrivare, sempre su e giù con movimenti strabilianti. Ho resistito come meglio potevo nonostante un prurito dentro di me che indicava che la fine era vicina. Lottando per non barcollare, tenni i seni mezzo cascanti della devota e li strinsi, pizzicando i capezzoli, scioccando la sua reazione, che fu di gemere e urlare istericamente.

-NO! NON ANCORA! “Cosa?” ha urlato selvaggiamente quando le ho detto che il mio limite era stato raggiunto. “Nessuna sborrata su di me!”

Con destrezza non comune, Salome saltò di lato e prese il membro tra le mani, riportandolo alla bocca, succhiandolo più voracemente di prima; ci fu un momento in cui tenne il glande tra le labbra, stringendolo dolcemente mentre mi masturbava con enorme veemenza… sentii il mio corpo assalito da contrazioni, brividi e spasmi che culminarono nell’esplosione del seme nella sua bocca; Pensavo che se lo sarebbe tolto di bocca, ma Salomè era davvero piena di sorprese.

Tenendo il glande incastrato tra le labbra mentre io eiaculavo, Salomè teneva in bocca lo sperma e appena poté inghiottirlo tutto; Stava ancora tremando quando lei cominciò a leccargli il membro, succhiando le goccioline ancora gocciolanti finché non fu pulito. “Basta così per oggi! Vestiti, dobbiamo uscire di qui! ” ordinò, cercando i suoi vestiti.Uscimmo dal vecchio magazzino e Salome indicò il muro, guardandomi con un’espressione rigida.

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-Torna da dove sei venuto, disse aspro, indicando il muro, ti raggiungo da destra e ti taglio quel bastone che porti tra le gambe! …inteso?

Annuii e corsi al muro e non mi fermai finché non tornai a casa; uscendo allo scoperto, ho sentito i miei amici che mi chiamavano con grida e fischi, ma ho fatto finta di non sentire andando dritta a casa. Nei giorni seguenti avrei voluto raccontare a qualcuno l’esperienza che ho avuto con Salomé, ma mi sono morso la lingua, temendo che lei sapesse che avevo sputato tutto e tornasse a rispondere…, un pensiero che mi ha spaventato troppo . !

Qualche settimana dopo, mia madre mi ha chiamato per dirmi che il prete voleva parlarmi. Ho sentito un tremito incontrollabile e quando gli ho chiesto cosa volesse mi ha detto che aveva bisogno di parlarmi e mi ha licenziato subito; esitante mi diressi verso la chiesa ed entrai dalla porta laterale; tutto era immerso nella penombra del pomeriggio e la mia vista impiegò un po’ ad abituarsi alla mancanza di luce. “Ecco! Vieni con me! Ho sentito la voce di Salomé prendere il mio braccio mentre si dirigeva verso l’ufficio della segretaria, dove è entrata con me.

Poi seguì una sequenza di eventi così impressionante che pensai fosse tutta un’illusione; Salomé mi tolse i vestiti e poi i suoi, spingendomi verso un divano di stoffa dove mi sdraiai; è venuta sopra di me strofinando la sua caverna calda e bagnata su tutto il viso. “Oh! Leccata! Leccami la figa! Succhiami sulla griglia! Velocemente! Ahhh! Quella ! balbettava follemente. A poco a poco ho imparato cosa dovevo fare e presto ho provocato una sequenza di orgasmi nella benedetta ragazza che gemeva mentre si godeva il mio membro in bocca! Ci sono davvero cose nella vita che impari istintivamente!

– Ora, vieni… vieni a fottermi il culo! – disse, mettendosi a quattro zampe sul divano, la testa appoggiata sul supporto e le mani che le aprivano le natiche, esponendo la fossetta e il piccolo foro all’interno.

Avevo molta sete nella pentola, seppellendo il mio pene con colpi potenti che costringevano Salomé a mordere la stoffa del divano per non urlare. Dopo aver affondato l’asta in profondità, cominciai a spingere con una veemenza delirante, ancora al suono dei rantoli della donna benedetta mentre usava una delle sue mani per strofinare la sua caverna, godendosi un altro flusso di orgasmi da far tremare il corpo. “Continua! Ahhh! Oh! Fottimi il culo, bastardo! “urlò di rimando quando annunciai l’arrivo del mio seme. Dimenandomi involontariamente, sentii il primo spasmo seguito dallo sperma che fuoriusciva dalle mie viscere e inondava il benedetto retto. appena ho finito, Salome si è subito incaricata di salutarmi, pretendendo, come sempre, il mio silenzio assoluto su quanto era accaduto.

Oggi, quando mi guardo indietro, provo una gioia indescrivibile con questi ricordi; Salomé se ne andò senza motivo e anche il sacerdote fu trasferito; Ho scoperto più tardi che gli piaceva spiare i ragazzi che si facevano inculare nell’ufficio della chiesa così come il terreno dietro la chiesa un tempo era una catacomba… di dolci ricordi indimenticabili.

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