bloccato nel mio lavoro

di | 10 de Dicembre, 2022

Tesoro, ti dirò come sono stato “molestato” al lavoro, ma voglio che tu sappia che è successo solo perché abbiamo un rapporto di fiducia.

Sai che mi sono sempre piaciuti i vestiti attillati, che modellavano il mio corpo e mi lusingavano, beh, venerdì scorso ero ben vestita come sempre e durante la giornata ho notato che il mio collega non smetteva di guardarmi e io finivo per guardarmi intorno la zona. il suo pene, era imbarazzato, curioso e spaventato.

Mi ha chiesto di aiutarlo con alcuni scatoloni in magazzino, visto che non avevo niente da fare, sono stato veloce.

Il ripostiglio era minuscolo, a malapena adatto a una persona con così tante cose.

Ad un certo punto ho notato che continuava a passarmi dietro nel tentativo di arrivare dall’altra parte, è passato un paio di volte con la schiena, finora normale, ma quando è tornato mi ha sfiorato, cosa che ho potuto sentire subito il volume dei suoi pantaloni, i suoi pantaloni sociali in tessuto sottile lo rendevano molto evidente, la prima volta ho finito per trovarlo strano, ma non mi sono lamentato.

Dovevo raccogliere degli scatoloni che erano per terra e mi sono chinato senza la minima intenzione di provocare, quando ho sentito passare una mano, lei continuava a chinarsi a raccogliere gli scatoloni e mi ha passato di nuovo la mano, mi sono spaventata e aggrottò la fronte. .

Mi ha detto di non dirlo a nessuno, quindi l’ho tenuto segreto, ma ho continuato a pensare all’impronta della sua mano e al rigonfiamento nei pantaloni della tuta.

Sono tornato a casa pensieroso, ho finito per eccitarmi per la situazione, masturbarmi un paio di volte pensando a quello che era successo e quando mi hai scopato l’ho immaginato al posto tuo.

Dopo quel giorno, ho iniziato a indossare abiti più corti e appariscenti nel tentativo di ripetere quello che era successo, perché sapevo che mi stava guardando e mi voleva.

Altre storie erotiche  La scena umiliante che ho visto a casa

So che ti piace l’idea di farmi uscire con altri ragazzi, soprattutto quando ti dico i dettagli.

Un bel giorno sono andata con questa gonna a ruota una mano sopra il ginocchio, ho notato gli sguardi nella mia direzione e mi ha eccitato, sono arrivata al lavoro ed eccolo lì, tutto socievole e con mia sorpresa, mi ha chiamato per aiutarlo. di nuovo, perché sapeva quello che voleva.

Pochi minuti dopo poteva già vedere il grande volume dei pantaloni, ma questa volta non avrebbe reagito male, si è accorto di aver visto il volume dei pantaloni e ha detto: mi dispiace ma non posso farne a meno, così ha risposto: oggi sono venuto in gonna per sentirmi meglio e ho riso dando il via libera. Mi ha preso la mano e l’ha messa sul suo tomo, ero bagnata nel momento in cui ho sentito il sesso quasi sobbalzare, ha notato la mia eccitazione lasciando da parte le mie mutandine e sentendo la mia lubrificazione.

Con un movimento veloce si sbottonò i pantaloni mostrando quel grosso cazzo nero venato mi tirò più vicino mi baciò e potevo sentire il suo cazzo accarezzarmi la figa mi disse dolcemente all’orecchio vuoi provare? Ho risposto: pensavo che non me lo avresti chiesto. Mi chinai velocemente e mi accarezzai due volte il viso per sentire il peso del suo cazzo, poi cominciai a succhiarlo con tanta voglia, che golosità pensai…

Ammetto che ho sempre voluto regalarlo a un grande uomo di colore.

era così eccitato che potevo sentire le persone che passavano nel corridoio e mi stavo divertendo a succhiare quel cazzo caldo che ti ho immaginato lì con me che mi guardavi e condividevi il tuo cazzo con un altro

Altre storie erotiche  Storia erotica bdsm - PRIMA VOLTA CON UN PROPRIETARIO D/s

Ho smesso di allattare per un po’ e ho detto che volevo sentire il suo cazzo dentro di me. Prese un preservativo e me lo infilò velocemente, con un movimento veloce mi tolse le mutandine, mi succhiò come un matto e senza preavviso mi riempì del suo cazzo. Raggiunto l’asta, mi voltai sorridendo di desiderio e gli chiesi: fottimi volentieri, potevo sentire ogni spinta del suo cazzo caldo dentro di me.

Non puoi uscire dalla mia testa, immaginandoti mentre guardi un altro maschio scopare la tua cagna.

Potevo dire che il suo cazzo pulsava dentro di me, sapevo che stava per venire, mi sono tolto il preservativo, l’ho tirato giù e ho detto che lo volevo in faccia, me lo ha spalmato addosso. Ci siamo vestiti e siamo partiti come se niente fosse.

Oggi sai che mi mangia tutto il tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *