Dialoghi: Era il vitello del nonno

di | 12 de Dicembre, 2022

Era un piovoso pomeriggio d’autunno e Deinha era a casa da solo; il padre era partito per sistemare questioni di lavoro, lasciandola con i suoi desideri sempre voraci e insaziabili; Nuda, sdraiata sul lettone, Deinha era tutta sporca per aver usato così tanto il suo vibratore da fargli una bella sborrata, ma ancora non abbastanza per placare la sua rabbia vaginale. Fu allora che mi venne in mente un ricordo… il ricordo di Damasceno, suo nonno materno. La prima volta che lo ha visto è stato al funerale di sua madre, morta per destino.

L’uomo aveva il cuore spezzato per aver perso la sua unica figlia per essersi affidata a Thomaz, suo genero che ha sempre avuto rispetto e ammirazione per essere stato un esemplare sostenitore della famiglia, trattenendo le lacrime e l’amarezza che gli affliggevano il petto. Dopo la cerimonia, Thomaz ha insistito perché suo suocero rimanesse a casa per un po’, cosa concordata, ma non è durato a lungo perché aveva dei suoi impegni personali. Damasceno viveva in una modesta fattoria dove allevava maiali e capre da macello, piantava mais e occasionalmente addestrava cavalli su richiesta di amici e vicini.

-Tuo nonno era bracciante agricolo nel Pantanal… e bravo! – ha commentato Thomaz alla figlia con tono lusinghiero – un cane coraggioso e laborioso.

– Basta, ragazzo! Ho fatto quello che dovevo fare nella vita! – rispose il vecchio, sorridendo alla nipote che lo guardava con ammirazione.

– Facciamolo, patrigno… ho un’idea – suggerì Thomaz mentre pranzavano l’indomani – vuoi tornare alla fattoria, vero? Deinha è in vacanza scolastica…perché non la porti con te e le fai conoscere la vita di campagna?

“Immagina che un fiorellino delicato come lei voglia nascondersi in un luogo remoto del sertão con un vecchio annoiato”, rispose Damasceno in tono scherzoso, guardando il viso della nipote.

– Wow, nonno! vorrei conoscerti meglio! “E chi ha detto che eri un vecchio noioso?” Deinha intervenne in attesa. Né questo né quello!

– Allora, è deciso! Deinha ti accompagna alla fattoria e non ne parliamo più! – ha concluso Thomaz in tono euforico.

I primi giorni in fattoria furono ricchi di novità e scoperte per una giovane donna cresciuta sull’asfalto, e non ci volle molto perché si sistemasse e imparasse alcuni compiti per aiutare il nonno; Di tanto in tanto Deinha si ritrovava a guardare Damasceno con uno sguardo di donna. Suo nonno era un uomo abbronzato, con un corpo discretamente muscoloso, mani grandi, occhi astuti e gesti un po’ bruschi che riservava a chi lo cercava. Tuttavia, era affettuoso nei confronti della nipote che riempiva la stanza con la sua gioia gioviale e i suoi gesti gentili.

-Sei molto bella Deinha – non si stancava di dire alla nipote – mi ricordi molto tua madre che era anche una donna bella e vigorosa. Tuo padre sapeva scegliere bene.

-Anche tu sei un gattone, nonno! “E penso che stia ancora piovendo femmine dopo un bel maschio sexy.

Ogni volta che sentiva quelle parole, Damasceno si imbarazzava senza nascondere un sorrisetto di piacere al complimento. Un giorno, Deinha ha avuto un grande shock quando ha assistito a una scena molto eccitante. Attraversando il bagno, sorprese il nonno nudo che urinava; Oltre al corpo ben formato, ciò che attirò maggiormente la sua attenzione furono le dimensioni incredibili dell’attrezzo che impugnava per dirigere il getto e la maneggevolezza che ne seguì; Damasceno si masturbava vigorosamente, chiudeva gli occhi e ringhiava nella barba.

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Premuta contro lo stipite della porta, Deinha iniziò a spiare l’atto solitario di suo nonno, deliziandosi nel vedere quell’enorme membro essere manipolato con enfasi, nello stesso momento in cui sentiva la sua vulva gemere di lussuria, che lo portò a mettere la sua mano dentro. le sue mutandine che giocherellavano con la piccola grotta per compiacere anche se stessa; Sempre spiando il nonno, è venuta diverse volte, reprimendo l’impulso di urlare e gemere per non essere denunciata.

E finalmente quando Damasceno raggiunse l’orgasmo, la nipotina si eccitò ancora di più vedendo gli schizzi densi che continuavano a uscire dal membro che cadeva nel cesso indicando che il vecchio aveva una grossa e vigorosa sborrata. Il vecchio agitò il membro ancora a mezz’asta per liberarsi degli ultimi resti di sperma che ancora colava e si voltò verso la porta, con l’intenzione di uscire dal bagno; Deinha si rese conto della situazione e corse in cucina, sperando di non essersi accorto di essere stato osservato durante la sua masturbazione mattutina.

Quella stessa notte, Deinha finì di toccare così tanto la sua caverna, divertendosi e ricordando il pene di suo nonno, le sue dimensioni e le possibilità libidinali a sua disposizione; Sebbene mantenesse intatta la vulva dal contatto maschile, lo stesso avviene con il sigillo anale che rimaneva intatto dalle membra maschili esplorate solo dai suoi mignoli che le davano buone eiaculazioni; ma nulla accanto alla dote del nonno, che cominciò a desiderare a dismisura. E l’occasione si è presentata in una mattina molto piovosa, costellata di lampi e tuoni.

– Ah, nonno! Posso dormire con te oggi? chiese Deinha mentre invadeva la stanza di Damasceneno, correndo verso il suo letto e nascondendosi sotto la coperta.

-Ehi? Sì, puoi… Ma… – rispose titubante il nonno, sentendo già il tocco del corpo della nipotina – Ma… dormo nudo!

-Hummm, conosco questo nonno! “Lo sento!” rispose, accoccolandosi ancora più vicino al corpo di Damascene e sentendo già una provocante erezione.La nostra!E tu quanto sei alto, nonno?

-Sì, nipote… Uhhh! Che bella manina – rispose con la pelle d’oca quando Deinha gli riempì la mano con il collo già rigido – Guarda, Deinha…, devi stare attento, vedi? Era da un po’ che tuo nonno non si sentiva una donna… soprattutto una giovane ed esuberante come te!

-Oh! Buono a sapersi! – rispose la nipote con tono malizioso – Allora, possibile che io riesca a succhiare questo grosso rotolo di mio nonno arrapato? Tu vai?

Prima che Damasceno avesse la possibilità di rispondere, Deinha spinse suo nonno sulla schiena e scivolò lungo il suo corpo finché non fu annidata tra le gambe pelose del maschio, tenendo il bastone con entrambe le mani e godendosi la vista delle sue dimensioni.

Deinha cercò di afferrare fino in fondo lo strumento palpitante del nonno, ma non ci riuscì, riuscì solo a infilarselo in bocca, che iniziò a succhiare diligentemente e con attenzione, provocando grugniti e gemiti di Damascene, che si divertiva con il nipote birichina. . “Aspetta un attimo moccioso! Voglio che allatti al seno tutto da quando è iniziato tutto questo!”, avvertì il nonno, lasciando andare la nipotina e mettendosi accanto al letto, indicando che era inginocchiata davanti a lui.

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Tenendola per la nuca, Damasceno appoggiò il glande gonfio contro le labbra della nipote e le ordinò di aprire la bocca; non appena Deinha obbedì, spinse con forza la verga finché non le toccò la glottide, provocando quasi un bavaglio che presto si allentò mentre si ritraeva per spingere ancora una volta; e questo movimento del bacino continuava, sempre intenso e un po’ brutale, come se volesse usare la bocca della nipote come vagina. Deinha resistette coraggiosamente anche se si sentiva un po’ a disagio con le lacrime che le scendevano dall’angolo degli occhi.

Dopo tanto sforzo da parte di entrambi, la nipote riuscì a staccare a morsi un bel pezzo del duro arnese del nonno, lasciandosi trasportare dall’indescrivibile piacere che provava nell’essere usata e maltrattata da Damasceno; Nello stesso momento in cui si dava al furioso pompino, Deinha si toccava anche la vulva, ottenendo come ricompensa un susseguirsi di orgasmi che sgorgavano dalla sua caverna fino a macchiare il pavimento accanto a lei. Il vecchio continuò inesorabilmente, ancora con veemenza e diventando un po’ più profondo, finché tutto il suo vigore culminò nell’inevitabile. Gemendo dolorosamente per gli spasmi che gli devastavano il corpo, Damasceno venne a profusione.

E la sborrata fu tale che quasi finì per intasare la bocca di Deinha che fu costretta a far defluire buona parte del carico di sperma, macchiando non solo il suo corpo ma anche il pavimento intorno a lei. Alla fine, erano entrambi ansimanti, esausti e sudati, anche se Damasceno era ancora in grado di prendere sua nipote e portarla nel letto accanto a lui.

– Wow, nonno! Che piacere eh- commentò la nipote quando finalmente riuscì a riprendere fiato- non avevo mai visto un uomo con così tanta sborra! …, io ti piaccio ?

– Se mi è piaciuto? Continui a chiedere? “D’ora in poi sarai il vitellino del nonno… il mio vitellino goloso… ti darò il latte caldo ogni giorno che starai qui con me.”

– Ah, nonno! Era tutto quello che volevo! “Passerò ogni giorno della mia vacanza qui con te!” la interruppe abbracciandola nonno!

Dopo aver riso e baciato diverse volte, Deinha e Damasceno finirono per addormentarsi. Quando si svegliarono il giorno dopo, si guardarono felici, volendo assicurarsi che tutto quello che era successo la sera prima fosse vero. I giorni passavano con più reciproco entusiasmo; Deinha dormiva sempre con suo nonno, dandogli un pasto alla sera e uno al mattino, e molti altri ogni volta che poteva. Damasceno era più che felice di avere una nipotina così bella e maliziosa!

– Nonno… posso chiederti una cosa? «Ha interrogato Deinha una notte subito dopo che Damasceno ha approfittato della sua boccuccia maliziosa.

-Chiedimi cosa vuoi, vitellino mio – rispose con tono affettuoso – Qui con il nonno tutto è possibile!

-È passato molto tempo dall’ultima volta che hai fatto sesso, vero? – Che cosa ? chiese maliziosamente.

– Sì, vitellino… tanto che non ricordo nemmeno l’ultima volta! “E anche se lo volessi, è difficile, sai… guarda le dimensioni di quel bastone!” …, ci sono donne che si spaventano solo a guardarlo!

– Allora… dalla morte di tua nonna, non hai mai più bevuto un bimbada? insistette Deinha, ancora curioso.

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-Oh! Sai com’è, vero? “Una volta ero una vedova… a volte tua madre mi aiutava… sai… una sega qui, un pompino là, ma niente di più. ¦, quindi sì…, da quando è morta tua nonna non mi sono fatta una bella scopata!

-Nonno… lo voglio… nel culo! “Voglio darti il ​​mio culo!” si offrì Deinha, un po’ imbarazzata.

– Vitellone! Davvero? – Che cosa ? chiese con un’espressione sbalordita.

Deinha non rispose, saltò giù dal letto e uscì dalla stanza, il che fece pensare a Damasceno che sua nipote avesse cambiato idea; Tuttavia, Deinha tornò con un barattolo di burro di vetro. “Ehi, nonno! Oliate bene quella verga e poi oliatemi il sedere… Penso che sia più facile! disse suggestivamente, porgendo la pentola al nonno; Damasceno vi mise dentro la mano e con parte delle dita coprì il membro già visibilmente in crescita. La nipote ne approfittò per sdraiarsi a faccia in giù sul letto, alzando le gambe tenendole per le ginocchia, mostrando il sigillo ondulato che balenava sotto la grotta.

Damasceno si inginocchiò e prima di lubrificare il buco, cercò di fargli un bagno di lingua, leccando e succhiando il culo della nipotina, che gemeva sonoramente; allora il vecchio cercò di ungere la zona del solco, toccando anche il buchetto, infilandovi il dito indice e facendo impazzire di lussuria la nipotina. “Ahi! Nonno! E’ delizioso… ma il tuo vitellino vuole prenderlo a calci in culo! Sta arrivando! Fottimi il culo!” mormorò spazientito. Il ragazzo si alzò e, aggrappandosi alle cosce della nipotina, si tuffò con forza. il glande finché non riuscì a spingerlo attraverso il foro, gettandosi su Deinha, che lanciò un urlo, riuscendo a interrompere l’avanzata del bruto da parte del nonno.

-Tutto! NO! NONNA”…, NO A NO! – urlò in preda al panico – PRENDI QUEL CAZZO IN CULO! ANDIAMO! OHHH! …FA MALE… MA MOLTO MEGLIO!

Damasceno iniziò ad inserire lentamente il grosso bastoncino nel sigillo anale della nipotina, e con qualche sforzo riuscì ad inserirlo fino in fondo, lacerando dolorosamente il piccolo recipiente. Poi è stato un superbo rapporto anale che ha portato la coppia ai limiti ancora inesplorati del piacere con urla, gemiti, gemiti e frasi sconclusionate; il nonno colpì con tale enfasi che ben presto il sudore uscì da tutti i pori, lo stesso accadde con Deinha che non mostrò alcuna intenzione di finire il giro, sfruttando al massimo il piacere che le dava l’attrezzo. E quando ha annunciato che il suo climax si stava avvicinando, Deinha ha urlato, pregandolo di venire. “Riempi il culo di tua nipote di sperma, nonno grosso cazzo!” balbettò poco prima di sentire getti di sperma caldo che la inondavano dall’interno.

Abbracciando suo nonno subito dopo, Deinha lo baciò affettuosamente. “Adesso sono il vitello rotto di nonno Pirocudo!” Quel culo ora è tutto tuo! confidò felicemente.

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