Ho finito per succhiare il bastone (parte 2)

di | 8 de Dicembre, 2022

Di nuovo, vengo qui per raccontare un’altra storia che mi è successa. C’est lié à la première histoire que j’ai postée ici, “J’ai fini par sucer le personal”, avant de lire celle-ci, si vous n’avez pas lu l’autre, lisez-la d’abord , Corretta ?

Dopo quel giorno in cui sono finito a baciare Bruno dietro il bancone e lui mi ha detto che mi aveva visto in reggiseno e mutandine nello spogliatoio, si vedeva la lista che avevo lasciato nella ceretta, abbiamo iniziato a scambiarci vari messaggi giorno e notte , Le cose si surriscaldavano sempre e non si stancava mai di dire che moriva dalla voglia di vedere la mia piccola lista. Un giorno, la palestra ha finito per lavorare fino a tardi, e subito dopo la mia ultima lezione, ho fatto il mio allenamento e ho fatto la doccia negli spogliatoi prima di tornare a casa. Gli spogliatoi erano uno accanto all’altro, quello delle donne e quello degli uomini. C’erano ancora poche persone in palestra, ma le solite. Sono entrato negli spogliatoi, ho preso lo zaino e sono andato alle docce, mi sono tolto i vestiti e mi sono fatto la doccia. Ero così distratto e così stanco che riuscivo a stare sott’acqua solo pochi minuti con gli occhi chiusi. Siccome la palestra era quasi vuota, ho deciso di non chiudere a chiave la porta della doccia in cui mi trovavo, perché al massimo la persona che entrava era un’altra donna, gli uomini non potevano entrare, quindi ero tranquilla. Sono rimasto sorpreso quando qualcuno è entrato nel palco, mi ha abbracciato da dietro e mi ha coperto la bocca. Appena mi sono voltato, ho visto Bruno, con i vestiti tutti fradici d’acqua, che mi guardava con aria maliziosa. Toglie la mano dalla mia bocca e mi fa voltare, guardando la mia figa, con questo sorriso malizioso:

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“Pensavi davvero che non avrei visto quella bandina su quella fica, vero?”

E ha passato la mano sulla mia figa, ho rabbrividito tutto. Ci siamo baciati per poco, ma le sue dita continuavano a scivolare nella mia figa che si bagnava sempre di più. Mi ha fatto girare rapidamente sulla schiena, mi ha abbassato i pantaloncini fino a metà coscia con i boxer e ho sentito il suo cazzo sbattere contro il mio sedere. Ho dato un’occhiata e com’è eccitante vedere il suo cazzo così. Teneva il cazzo e stava entrando nella mia figa, presto ho avuto il mio culo attaccato a lui e lui era tutto dentro di me. Ho appoggiato la testa sulla sua spalla, ho spinto molto il culo, mi sono morso il labbro per non gemere forte, e lì ha cominciato a fottermi, ad ogni spinta ero delirante di lussuria, l’adrenalina era gigantesca. La mia figa trasudava tanta eccitazione. Mi ha sussurrato all’orecchio che stava morendo per questo, che voleva sempre di più, che sapeva che sarebbe diventato dipendente dalla mia figa. Dato che tutto era reciproco, mi è piaciuto sentirlo! Non ci è voluto molto e sono venuto subito, e lui mi ha seguito rapidamente, lasciandomi sborrare su tutto il culo. Mi ha leccato sul petto, mi ha tenuto il viso e mi ha detto che mi avrebbe aspettato fuori per poter andare a cena insieme a casa sua.

Non appena se ne andò con cautela, vidi che aveva lì il suo zaino, per cambiarsi. Non ho mai visto nessuno cambiarsi d’abito così in fretta! Dopo tutto, se qualcuno lo scoprisse, verremmo licenziati. Mi sono ripresa, sono uscita di lì, mi sono cambiata, ma non mi sono messa le mutandine. Sono uscito dallo spogliatoio, sono uscito dalla palestra, ho salutato tutti e quando sono uscito mi ha abbracciato di lato e ci siamo avvicinati alla sua macchina, ho messo le mie mutandine nella tasca posteriore dei suoi pantaloni, non ho nemmeno devo dire che quando l’ha visto è impazzito, no? E poi, inutile dirlo, abbiamo scopato molto a casa sua quella notte, e molte altre volte…

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