Ho succhiato il migliore amico di mio marito!

di | 9 de Dicembre, 2022

Ciao ragazzi, oggi vi parlerò di Renato, Renato! Giuro che non mi è mai venuto in mente di avere qualcosa con lui perché è il migliore amico di mio marito. In questi quattro anni di amicizia, Renato è diventato molto caro e anche a mia madre! Ad ogni grigliata eccolo a bere con mio padre che sembra apprezzarlo più di Rodrigo, mio ​​marito. Ma è un vero personaggio, educato, di buon umore e devo ammettere che è un ragazzo molto bello e in forma! Stiamo ancora uscendo con lui e ogni sei mesi ha una ragazza diversa, è incredibile come scappi quando iniziano a parlare di matrimonio lol.

Da quando lo conosciamo, nulla mi ha fatto capire che Renato fosse interessato, almeno fino a questo fine settimana a Praia Grande-SP. Rodrigo, io, Renato e Alice, che era la sua nuova fidanzata, siamo andati a passare un fine settimana al mare. Abbiamo alloggiato in un appartamento che abbiamo affittato all’ultimo minuto, anche se l’edificio si affacciava sulla spiaggia, un’ottima posizione.

Il fine settimana è stato molto bello, Alice era una persona adorabile, molto diversa da Raquel, la sua ex, ffff era insopportabile. Domenica pomeriggio siamo tornati all’edificio. Alice era già andata avanti e Renato, Rodrigo ed io eravamo rimasti indietro, ma purtroppo era giunto il momento di partire e ora si andava a fare le valigie, fare la doccia, ecc…

Ho indossato un bikini arancione con un fiocco sul lato per lo slip e un altro dietro per la parte superiore e uno sprone. Entrando nell’edificio, Rodrigo ci ha detto di metterci davanti perché avrebbe controllato la batteria dell’auto, infatti si era guastata la scorsa settimana, voleva vedere se era tutto a posto prima di mettersi in viaggio.

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Fino ad allora, almeno per me, era tutto normale. Io e Renato siamo saliti in ascensore con altre persone, ma è stato allora che ho sentito la sua mano sulla mia vita e dopo essersi appoggiato a una delle pareti dell’ascensore, mi ha spinto più vicino in modo che il mio corpo si adattasse perfettamente al suo. Ho subito sentito questo delizioso volume sul mio sedere che mi faceva tremare tutto. Non riuscivo ad uscire dalla situazione, anzi non ci ho nemmeno provato, non sapevo neanche io cosa pensare, vuol dire?

E la mia domanda ebbe risposta non appena lo sentii scivolare più volentieri sulle mie natiche e stringermi la vita. Se non stavo attento, quasi gemevo proprio lì nell’ascensore. Ho subito sentito la mia figa bagnarsi per tanta emozione.

E quanto è divertente vedere che il destino favorisce certe cose brutte, anche proibite. In quel momento, un uomo anziano è entrato in ascensore a passo lento, il che ha ritardato l’uscita dell’ascensore ma ha aperto il tempo a Renato di abbracciarmi affettuosamente da dietro e mordermi l’orecchio, il collo e farmi impazzire! Istintivamente, ho sollevato il sedere e ho iniziato a muovermi su e giù leggermente mentre mi strofinavo contro il suo volume.

E appena l’ascensore ha cominciato a salire, Renato ha infilato la mano dentro il mio bikini e subito le sue dita hanno toccato la mia grelinha, cominciando a massaggiarla. E immagina lo stato della mia figa! ero fradicio! Non ho detto niente, mi sono solo concessa la sua audacia, ho evitato di guardare nessuno per non scoraggiarmi.

Morivo dalla voglia di gemere e sicuramente gli occhi più curiosi hanno capito cosa stava succedendo. E se è così, potrebbero sicuramente apprezzare le mie gambe tremanti, le guance arrossate e i capezzoli duri che sporgono dal fondo del mio bikini.

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Eravamo una coppia per tutti coloro che hanno guardato e notato il nostro momento. Quelle dita continuarono a massaggiarmi il clitoride mentre l’ascensore si fermava al primo, secondo piano. Al terzo piano ero già a faccia in giù, baciavo Renato con la lingua e gli strofinavo un po’ più maliziosamente il volume del cazzo senza curarmi troppo delle persone. Fino a raggiungere il quarto ed ultimo piano e lì saremmo scesi. Ho lasciato andare il suo corpo con l’obiettivo di correre fuori, perché ero un po’ imbarazzato. Ma Renato mi afferrò forte il braccio e dopo aver visto l’ultima persona uscire dall’ascensore, mi tirò davanti a sé e appena le mie braccia furono sulle sue spalle, ci baciammo molto gustosamente.

– Devo dirti una cosa Tai, è un po’ che ti fotto come un matto – mi sussurrò all’orecchio e con l’ascensore fermo a terra con le porte aperte, continuammo a raggiungerci. Sentii le sue mani attraversarmi il corpo, tenendomi il sedere e stringendolo forte – Sei molto eccitato – disse e si aprì i pantaloncini e quel cazzo caldo si posò sulla mia mano.

L’ho guardato negli occhi senza riuscire a dire nulla, gli ho solo tenuto il cazzo e ho iniziato a masturbarlo e poi abbiamo ricominciato a baciarci. I clic dei baci echeggiavano in ascensore e probabilmente nel corridoio.

– Succhiami il cazzo… – mi sussurrò all’orecchio.

Lo guardai, facendo un passo indietro abbastanza da guardare in fondo al corridoio, assicurandomi che non stesse arrivando nessuno.

“Oh, è pazzesco…” dissi, aggiustandomi i capelli, legandoli in una coda di cavallo. Così mi sono inginocchiato, gli ho tenuto il cazzo guardandolo e ho iniziato a succhiarlo molto gustosamente. Gente e che cazzo ricco ha!!

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Tenendomi per i capelli, ha iniziato a ficcarmi il cazzo in bocca, entrandoci con desiderio, a quel punto sono quasi soffocato ahahah. Renato è entrato nella mia piccola bocca e io ho inghiottito tutto il suo seme, dimenticando per un attimo che lo stavo succhiando nell’ascensore del palazzo.

Ma ecco, le voci iniziarono a echeggiare lungo il corridoio e ci raggiunsero. Mi sono alzato in fretta, mi sono asciugato la bocca e sono uscito dall’ascensore senza aspettarlo. Sono passato davanti a una famiglia che stava per prendere l’ascensore, poi sono entrato nel nostro appartamento. Alice, la ragazza di Renato, era in soggiorno a rifinire lo zaino. Sono entrato nella stanza e pochi secondi dopo ho sentito la voce di Renato nella stanza che gli parlava.

Mi chiedevo come fosse successo, davo la colpa alle caipirinha che bevevo, ma una cosa era innegabile, l’amavo e forse in fondo lo desideravo ancora. In camera da letto, raccogliendo le mie cose, ho riso tra me e me della situazione. E adesso? Come sarà? Quel giorno il viaggio di ritorno trascorse come se nulla fosse accaduto. Ma tra me e Renato era chiaro che c’era qualcosa di più, speravo solo che Rodrigo non si fosse accorto di questa maggiore affinità.

Ascoltate ragazzi, sto seguendo un consiglio, cosa devo fare adesso? Lascialo qui nei commenti ahahah

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