Mi chiamo Bruno, racconterò la mia storia con mia madre.
Ho 22 anni, pelle bianca, occhi castani, capelli corti castani, sono alto 1,85, fisico atletico molto forte, vado in palestra, gioco a calcio e basket, ho un cazzo che misura 18 cm, ho già l’ho misurato e sono piuttosto cattivo.
Vivo da solo con mia madre Carla, una donna di 46 anni molto carina, viviamo in un grande appartamento, abbiamo un’ottima stabilità finanziaria, mia madre ha uno studio legale e io lavoro in un’azienda tecnologica che vigila sul settore, andavamo d’accordo. Molto bene, io portavo le ragazze a casa a scopare e lei prendeva gli uomini che le piacevano, era naturale, siamo sempre andati d’accordo in questo mestiere.
Un fine settimana eravamo a casa, faceva un caldo insopportabile di 39 gradi, dato che siamo liberali lì indossiamo sempre lingerie e biancheria intima, ma quel giorno è successo qualcosa di davvero pazzesco e possiamo dire speciale nella nostra vita.
Mia madre Carla, come ho detto, una donna di 46 anni, pelle bianca, occhi castani, capelli biondo chiarissimo lunghi fino alla schiena, è alta 1,75, un corpo statuario, monumentale direi, una pancia appiattita dal palestra, tette piccole, cazzi molto grossi e duri, sedere medio, cosce ben definite, una donna grande ed era cattiva quanto me, spesso la sentivo gemere forte nell’appartamento.
Mi sono incamminato verso il soggiorno uscendo dal corridoio delle nostre stanze, la televisione trasmetteva musica elettronica a tutto volume, mentre mi avvicinavo sentivo i gemiti di mia madre, era sempre delizioso sentirli, poi l’ho vista sul divano vestita con un camicia da notte bianca. breve, ma era trasparente sulla pancia e anche sotto, con gli occhi chiusi, infilava avidamente un cazzo di gomma nella figa, capivo anche il suo bisogno di masturbarsi, non scopava da un po’, avevo già dovuto arrampicarmi muri, indossavo un boxer grigio, non ci eravamo mai visti nudi, quella era la nostra regola, ma con quella maglietta corta alzata un po’ e quel giocattolo erotico potevo intravedere quella bella e pulita figa rasata, non c’era modo e il mio cazzo pulsava dentro le mie mutande, lei era gonfia, ho indietreggiato un po’ mentre ascoltavo i suoi forti gemiti, finché non si è fermata e ha parlato da sola.
– Carla: cavolo, come mi è venuto quel cazzo di gomma, ne avevo davvero bisogno, ho bisogno di un cazzo vero che mi scopi, forte, vedi, fammi mettere delle mutandine prima che Bruno si svegli.
Sentendo ciò corsi nella mia stanza e mi sdraiai sul letto facendomi dormire, lei passò e la sentii.
-Carla: Uffa, sono contenta che stia ancora dormendo.
Ho lasciato passare ancora qualche minuto, il mio cazzo era già normale, poi sono andato in cucina, lei era ancora in camicia da notte, ma ora indossava mutandine di pizzo bianco, le ho dato un bacio sulla guancia e mi sono seduto a bere il mio caffè .mattina, le conversazioni andavano avanti e indietro, poi lei è andata in cucina a preparare il pranzo, io l’ho seguita e l’ho abbracciata, le piacevano sempre quegli abbracci, l’ho baciata sul collo, lei ha girato il collo dicendo “continua così”. “. “, ho continuato a baciare e lei ha fatto un leggero twerk, il mio cazzo ha cominciato a indurirsi all’istante, lui ha capito ovviamente e ha continuato con questo twerk sensuale, poi se n’è andato girandosi verso di me e sorridendo, mi ha detto.
– Carla: figliolo, sei così sexy e delizioso che impazziresti con me;
-Bruno: anche tu, mamma, sei molto carina, lo sai, si vede bene che pazzia vuoi fare;
– Carla: allora come faccio a dirlo, mi sembra strano, sai, mi sembra anche brutto;
– Bruno: di’ mamma, vai avanti senza paura;
– Carla: okay, voglio fare l’amore, il sesso, scoparti figlio, hai un fuoco insaziabile e ho già visto il tuo grosso cazzo caldo succhiato da una ragazzina a casa, mi sto bagnando solo pensando a te distruggendolo. la mia figa, ecco, ho detto, ugh;
-Bruno: anch’io mamma, ho tanta voglia di fare l’amore, il sesso, so che anche il tuo fuoco è insaziabile, accendiamo questo casino, e ti è piaciuto vedere il mio grosso cazzo©, poi diventa molto bagnato, perché cosa ho . ? Non distruggerò questa figa solo una volta, molte volte, credimi;
– Carla: è meraviglioso che tu voglia fare questa pazzia con me, sono ancora più leggera, accenderemo davvero questo cazzo, sì, in queste ultime volte ho sempre guardato dal buco della serratura per vedere questo cazzo. Succhio bene, wow, che arrapamento, lo adorerò e voglio davvero che questo maschio mi distrugga, molto porco, e lo vorrò anche più volte, se sei fantastico, anch’io sono fantastico in questa famiglia. disturbo.
Poi le ho afferrato le gambe e l’ho fatta sedere sul bancone vicino al lavandino e lei mi ha afferrato la nuca, tirandomi dentro per baciarmi, e che bacio sulla bocca, molto buono, le loro lingue si toccano, molto appassionato e lento . . . Senza fretta, il tempo era nostro alleato, ho fatto scorrere le mie mani tra quelle gambe sensuali, e sono salito dentro quella camicia da notte fino alla sua vita, una delle sue mani è scesa sul mio petto con un tocco leggero e sensuale, e ho afferrato il mio cazzo sopra di me la biancheria intima, che pulsava già da un po’, afferrandola avidamente e accarezzandola, quando purtroppo finì questo bacio, ma sarebbe stato il primo di una lunga serie, ci guardammo con lussuria, ci ascoltammo a vicenda. altro.
– Carla: wow, che bacio incendiario, mi ha fatto impazzire nella tua bocca, e questo grosso cazzo, com’è grosso e duro, mi distruggerà la figa;
– Bruno: questo bacio è molto incendiario, è l’idea di vedere questa donna spettacolare impazzire, è molto duro e grosso metterlo dentro adesso, romperò questa figa bagnata più volte.
Poi mi ha spinto ed è scesa dal bancone dove l’avevo appoggiato, si è accovacciata davanti a me e mi ha tirato giù le mutande con tutta la sua forza, il mio cazzo le è saltato in faccia, mi ha strappato le mutande dal corpo. una volta per tutte. Stavo impazzendo in questa situazione davvero eccitante, lei ha guardato il mio grosso cazzo e leccandosi le labbra ha detto:
– Carla: è un bastone davvero di tutto rispetto, lo userò tantissimo, tua madre del cazzo sarà molto contenta.
Mi ha preso la borsa stringendola e l’ha ingoiata senza indugio, com’era deliziosa, mi stavo godendo, a poco a poco ho visto quella bocca golosa che la inghiottiva molto bene, gli ho afferrato la testa e l’ho spinto affinché potesse metterci tutto il cazzo In. Quella bocca, quando l’ha tirata fuori, ha fatto anche un rumore, lo ha fatto bagnare moltissimo, e ha deglutito di nuovo, i suoi occhi che mi guardavano con desiderio, ho sorriso e ho detto.
– Bruno: appena mi piace il sesso orale, ingoialo tutto, birichino, poi ti apro la figa.
Era un pompino migliore dell’altro, ho emesso qualche gemito, morivo dalla voglia di scoparla subito, quindi l’ho afferrata per i capelli tirandoli fuori mentre parlava.
– Bruno: hai succhiato molto bene, quindi succherai ancora, ti voglio sul divano, te lo infilo nella figa, che deve essere già bagnata;
– Carla: L’ho succhiato davvero, che delizia maschile, certo che lo succherò dopo, lo voglio davvero, wow, me lo metti dentro adesso, lo mangi dopo , mi fai gemere e venire. Moltissimo, figlio mio pervertito.
Poi lei si è alzata velocemente da terra, ha camminato davanti a me molto dispettosa, togliendosi questa camicia da notte, lasciandola per strada, l’ho seguita, vedendo quel corpo sensuale, poi si è messa a carponi sul divano, ho corso. Sono entrato nella stanza per prendere i preservativi e ne stavo già mettendo uno sul mio grosso cazzo palpitante e molto bagnato di questa donna sexy, sono entrato nella stanza, mi sono messo dietro di lei, schiaffeggiando e afferrando quel culo sexy proprio sopra le sue mutandine, quando Alla fine ho spostato le sue mutandine di lato e le ho fatto scorrere il dito attraverso, dato che era completamente bagnata, quindi ho semplicemente spinto la testa del mio cazzo in quella figa gonfia, bella e rasata, lei gemeva.
– Carla: wow, che bello sentire un cazzo vero nella figa, forza figliolo, mangiami, fammi impazzire con quel grosso cazzo, me ne vado. gemere come una puttana che vuole tanto prostituirsi.
L’ho presa per la vita e l’ho introdotta lentamente, che bello inserirla nella propria mamma, una donna piena di fuoco e di fantasie, l’ho introdotta con molta simpatia e lei mi ha guardato gemendo e sorridendo insieme, finché non è entrata per tutto il percorso, ha sospirato profondamente, che gioia di malizia è diventata, poi ho detto.
– Bruno: guardate come geme questa donna spettacolare e davvero troia contro questo maschio, voglio vedervi tutti così cattivi;
– Carla: ti piace proprio questa troietta, vero, figlio mio? Adorerò gemere ed essere quella cattiva che ti farà venire tanto.
L’ho tenuta ancora più avidamente in quella vita e l’ho spinta forte e intensamente, i continui gemiti di questa ragazza cattiva mi hanno fatto eccitare di più e ossessionarmi con lei, l’ho spinta senza sosta, quella figa bagnata ha ingoiato tutto il mio cazzo in modo delizioso. , poi emise un gemito più lungo e poi disse.
– Carla: che uomo, wow, sono venuto come mai prima d’ora in vita mia, lo sento correre lungo le gambe, voglio quella bocca sulla mia figa bagnato, leccandomi e facendomi venire di nuovo.
Ero così pazzo di voglia, ho iniziato a tirare fuori il cazzo, il preservativo era già bagnato, l’ho strappato, lei ha iniziato a sedersi sul divano, mettendoci sopra le gambe e allargandole, mi sono inginocchiato sul pavimento. , Ho guardato quella figa gonfia e ben scopata, quanto era bella, non ci ho messo molto e ho iniziato a leccarla e succhiarla come un cane che le lecca la figa, lei mi ha tenuto la testa spingendomi più in profondità dentro quella troia, poi ha fatto io molto cattivo, l’ho leccata senza fretta, i gemiti incontrollabili erano già, a volte un po’ forti, a volte troppo forti, la mia lingua era ricoperta da questo piacere femminile, perché era delizioso, ha chiesto di leccare molto di più, così non l’ho fatto non mi fermo affatto, ed è quello che ho fatto molto bene, finché, dopo tante deliziose carezze, lei geme di nuovo più forte e mi sento il viso tutto imbrattato del suo piacere, che era davvero delizioso.
– Carla: merda, che uomo è, mi fa venire ancora come una puttana, vieni e dammi ancora un po’ di quel cazzo da succhiare.
Mi sono alzato, sono salito sul divano e l’ho affrontata con il mio grosso cazzo in faccia, che lei ha ingoiato senza tante cerimonie con tutta la sua voglia, stavo impazzendo per questo piacere, lei mi ha tirato fuori le palle e ha messo tutto in questo bocca golosa, quanto era soddisfacente questo orale, era migliore di quello di qualsiasi ragazzina, ho sentito un desiderio irresistibile con questo orale, finché non ha smesso di succhiare e me lo ha detto.
– Carla: questo cazzo pulsa ancora, devi assaggiarmi il culo, voglio tanto sperma dentro, mostrami la tua virilità, figliolo.
Mi prese da parte, ora si alzò e si diresse verso il bancone che separava il soggiorno dalla cucina, si tolse le mutandine in modo molto sensuale, gettandole di lato, e appoggiò le mani su quel bancone, tirandole le natiche e allargandole gambe. Quanto era sexy questa donna e allo stesso tempo molto cattiva, disse con una voce ancora più cattiva.
– Carla: vai in camera mia, cerca un gel lubrificante e un plug anale, giochiamo ancora un po’.
Corsi a tutta velocità nella sua stanza, c’era già tutto sul suo comò, un piccolo plug anale trasparente, presi anche il gel lubrificante e tornai in soggiorno, lei con quello sguardo sporco guardandomi indietro, mi prese il plug anale dalla mano e gel lubrificante, hanno rivestito questo giocattolo erotico e io gliel’ho inserito nel culo stretto, che delizioso, lei mi ha guardato e ha gemito e ha detto.
– Carla: come mi piace questo plug nel culo, ma presto voglio questo grosso cazzo, mettilo più in profondità nella mia figa, mettilo duro, con il preservativo, sai.
Ho subito messo un altro preservativo, poi ho ricominciato a prendere i suoi deliziosi seni e ad introdurli lentamente in quella deliziosa figa che lei amava scopare, con questo accessorio nel culo la penetrazione della sua figa era ulteriormente migliorata. Lei gemeva sempre di più, questo sesso a casa era molto eccitante, le accarezzavo molto forte i capezzoli del seno, l’accarezzavo e accarezzavo, erano solo lunghi gemiti pieni di fascino con tocchi maliziosi, stavo impazzendo e avevo davvero voglia di farlo mettilo subito in quel culo, così le sussurrò all’orecchio.
– Bruno: Voglio incularlo adesso, il mio cazzo vuole assaggiarlo adesso, voglio riempirlo di sperma caldo;
– Carla: allora vaffanculo, bastardo, raddrizza il culo, sono molto arrapata, mi fa ancora impazzire.
Poi ho tirato fuori il mio cazzo da questa figa molto calda e bagnata, ho tolto il preservativo, molto bagnato dal piacere di questa figa, ho tirato fuori questo plug anale, che culo delizioso che mi faceva l’occhiolino implorandomi di inserirlo, io ho coperto il mio cazzo con questo gel lubrificante e ho cominciato a penetrare, era difficile entrare, mia madre gemeva e urlava di dolore e di piacere, le ho versato dell’altro gel e ne ho inserito dell’altro, lei ha urlato.
– Carla: metti dentro adesso quel grosso cazzo, mi strappa le pieghe, non fermarti, andrà bene, sta bene con tutto.
L’ho tenuta per la vita ed sono entrata molto lentamente, il suo rotolamento mi ha aiutato ad entrare, fino a metà strada poi ho colpito con tutto fino alla fine, il suo corpo ha avuto un sussulto ed è uscito un grido stravagante poi un discorso con il respiro affannoso.
– Carla: cavolo, che cazzo grosso è questo, se lo è preso tutto, ora mangiami e riempimi di sperma, esaudisci il desiderio di questo cane birichino, smettila quando sborri.
Poi ha sollevato il culo ancora più in alto con il mio grosso cazzo intrappolato dentro, si è aggrappata al bancone, io l’ho tenuta con ancora più presa e poi ho mostrato definitivamente al maschio che d’ora in poi l’avrei divorata ogni giorno, lui l’ha quasi presa. Ho tirato fuori completamente il mio cazzo e l’ho inserito subito, lei ha gemuto forte, si è girata con un sorriso malizioso, da lì ho iniziato ad inserirlo forte e intensamente, il suo corpo delizioso e sexy si curvava di più e il mio cazzo le pulsava nel culo.
Quel culo mi faceva impazzire, scopava tanto, c’erano gemiti su gemiti, mi schiaffeggiava tra una penetrazione e l’altra, ero così arrapato che dopo tante spinte ben piazzate ho raggiunto la massima estasi e ho cominciato a rilasciare scatti seguiti da riempire quello già ben… culo mangiato. Ho sentito un suo lungo sospiro, stava già ansimando e sudando, ho subito sentito il mio cazzo ammorbidirsi, l’ho tirato fuori e ho visto il mio sperma cadere dal centro di quel culo, quanto era soddisfacente venire così.
Lei esce dalla posizione in cui era, si gira e mi guarda, mi tira per il collo e mi bacia, e che bacio, pieno d’amore, di desiderio, di fuoco, le sue mani sulle mie natiche, stringendole , e ho fatto lo stesso, fino alla fine di questo momento caldo, in cui ci sorridiamo.
– Carla: Figliolo, complimenti, era da tanto che non venivo così desiderata e scopata così da un ragazzo cattivo, mi hai fatto avere orgasmi e venire più volte, sai, sono davvero molto felice e leggera, da adesso SU. . Oggi, sesso totale a casa, mi è piaciuto tutto, vedi;
– Bruno: grazie mamma, ma per una donna calda e viziosa come te, è impossibile non farsi prendere dal panico e fare sesso bollente, quanto è delizioso farti avere tanti orgasmi e venire tanto, quindi voglio vederti. felice e leggero, oops, adorerò il sesso quotidiano con questa mamma birichina;
– Carla: chat chiusa, ora vado a farmi un bagno rilassante, mi bruciano la figa e il culo, ma ne è valsa la pena ogni minuto, grazie per questa meravigliosa follia.
Poi è entrata nella doccia con la massima felicità, con un sorriso super ampio, muovendo quel culo in modo molto sensuale, ho semplicemente guardato e sbavato su questo monumento femminile, mi sono seduto sul divano per rilassarmi, ed è così che è passata la giornata, Dopo quel primo incontro sessuale tra noi, a giorni alterni, c’erano un sacco di marachelle piene di lussuria e fantasie.
*Pubblicato da Rodriguinho_ sul sito climaxcontoseroticos.com il 24/07/24.