Storia erotica bdsm – Università parte 2

di | 11 de Aprile, 2024
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Dopo aver lasciato l’università, sono tornata a una vita normale, lontana dal fantasticare sul professore.

Ho dichiarato di essere gay diversi anni prima di andare al college e lui è stato l’unico uomo che ha suscitato il mio desiderio e il mio interesse.

Ho frequentato diverse donne che odiavano il BDSm. E dopo una rottura ho deciso di incontrare Dommes. Poi ho trovato Penelope.

Quando l’ho incontrata per la prima volta, mi sono chiesto se fosse davvero una dominatrice che punisce duramente come mi aveva detto.

Era piccola, solo 1,60 e pesava non più di 50 kg, bionda con i capelli lunghissimi, la sua parlata era calma e molto bassa, quasi un sussurro.

Ci siamo incontrati in un bar, abbiamo parlato un po’ e poi lei mi ha invitato a casa sua.

Quando sono salito sulla sua macchina, mi ha semplicemente dato un ordine, con una voce così controllata che mi ha spaventato nel profondo, ha detto: – togliti le mutandine e mettitele in bocca.

Mi ci è voluto un po’ per elaborare l’ordine, il che ha provocato uno schiaffo molto duro e doloroso in faccia. Dopodiché ho eseguito immediatamente il suo ordine. Sono rimasta in silenzio per tutto il tempo perché avevo le mutandine in bocca e avevo la testa chinata per la vergogna mentre lo schiaffo attirava gli sguardi.

Quando siamo arrivati, è scesa dall’auto e mi ha afferrato per i capelli, conducendomi dall’auto al soggiorno.

Mi lasciò andare e poi, con calma, disse:

– Sei sicuro di voler continuare? Se inizio, non mi fermo!

Era la prima volta che ero così vicino a una Domme, ero molto nervoso e mi limitavo ad annuire.

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Uscì dalla stanza e quando ritornò trasportava una grande valigia su ruote.

Mi ordinò di spogliarmi e che quando avesse richiesto la mia presenza dovessi presentarmi completamente rasata e senza biancheria intima.

La prima cosa che hanno tirato fuori dalla valigia è stato un bavaglio, mi hanno tolto le mutandine e mi hanno informato che dovevo fare meno rumore possibile e rimanere sempre nella posizione che mi aveva ordinato e che il mancato rispetto di una qualsiasi di queste le regole porterebbero a un curriculum. Punizione.

Poi è arrivato il momento di una lunga frusta di cuoio nero, poi mi ha messo le mani sulle ginocchia e poi senza preavviso, senza pausa né indugio, ho ricevuto tre frustate.

Era la prima volta che venivo davvero colpito, avevo altri amici che giocavano con me e pensavo che facesse male. Ma in confronto a quello era affetto. Le mie lacrime iniziarono a scorrere e poi, senza avere il tempo di ricompormi, fui gettato sul divano e penetrato dalle sue dita piccole ma calde e agili che mi fecero venire in pochi secondi.

Avevo appena finito di contorcermi per l’orgasmo e lei mi ha mostrato il bagno e mi ha detto di prepararmi e mi avrebbe portato a casa.

Ci andiamo principalmente il sabato. Era sempre un incontro in cui non ci parlavamo quasi perché ero sempre imbavagliato. Le nostre conversazioni si svolgevano solo durante la settimana.

Quindi, dopo due mesi insieme, ha deciso di essere dura con me.

La prima cosa che ha fatto è stata mettermi delle clip sul seno. Erano metallici e super solidi.

Sapeva quanto fossero potenti. Giocate un po’ prima di fermarli definitivamente. Si stava rilasciando lentamente quando ha iniziato a far male, lei l’ha tirato fuori, lo ha fatto per circa 5 minuti e quando ero stanco per tutta la tortura, l’ha rilasciato tutto in una volta, facendomi urlare, non avevo mai sentito niente del genere. , era come se la sua carne fosse stata tagliata. . Le loro risate e il loro dolore terribile mi hanno fatto piangere.

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Poi mi hanno messo sul bracciolo del divano con il sedere a disposizione, le mie gambe erano sul divano e dovevo appoggiarmi al pavimento per non cadere da questa posizione. oppure, ho visto la valigia e ho guardato la scelta di un bastone e ho subito iniziato a piangere (perché ho pianto così tanto che mi hanno dato il soprannome di bambino, qualcosa che (ho sempre odiato e lei diceva che sarebbe cambiato quando avessi smesso di piangere).) .

Come sempre, cominciò con un colpo forte e forte e fu implacabile con gli altri 20 o 30 colpi, non sapeva contare né pensare o altro, si susseguivano uno dopo l’altro senza un solo colpo. io o il tuo. Quando tutto finì non potemmo nemmeno muoverci per qualche minuto. Poi abbiamo cominciato a baciarci in modo molto calmo, caldo e affettuoso, abbiamo cominciato a toccarci prima i capelli, poi il seno, la pancia e infine ci siamo penetrati e in meno di un minuto abbiamo avuto la meglio contemporaneamente. orgasmi della nostra vita. .

Restammo ancora qualche minuto, carezzandoci e scambiandoci baci, finché lei non mi ordinò di vestirmi. Quando sono tornato nella stanza, sembrava che lì non fosse successo nulla. Tutto è perfettamente organizzato. Poi ha sorriso e mi ha detto che aveva un provino per me.

Disse che non ci saremmo più rivisti per le prossime due settimane affinché tutte le macchie e i segni di quel delizioso pomeriggio sparissero. E poi, il giovedì successivo alla fine di quelle due settimane, sarebbe venuta a prendermi al college, che, dopo anni, sarebbe ricominciato la settimana successiva.

Mi disse che tra 30 minuti mi avrebbe portato dal ginecologo per farmi un contraccettivo e che quel giovedì mi avrebbero portato da un suo amico e che avrei passato le vacanze di venerdì con lui e che non sarebbe tornato fino a domenica pomeriggio. Devo aspettare ulteriori istruzioni.

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Da seguire…

*Pubblicato da ragazza_sub sul sito climaxcontoseroticos.com il 01/01/17.