Storia erotica matura: la mia prima avventura interrazziale

di | 23 de Maggio, 2024

In questa storia descriverò la prima volta che ho dormito con un uomo di colore. E’ una storia un po’ lunga e ho deciso di dividerla in due parti. Oggi condividerò con voi la prima parte e la prossima settimana pubblicherò la seconda.

Nella mia storia precedente intitolata “La mia prima vera scopata” vi avevo parlato di un angolano nero che lavora come guardia agricola nella fattoria di mia nonna materna, vicino ad un tranquillo villaggio sulla costa dell’Alentejo. Si chiama Alberto, aveva una famiglia che viveva in Angola e stava cercando di portarli in Portogallo ma non c’era ancora riuscito. Lui ha più o meno l’età dei miei genitori e all’epoca in cui accadde quello che sto per raccontarvi aveva 37 anni, 22 anni più di me. Era ed è tuttora un bell’uomo nero, alto e ben fatto. Facevo attività fisica molto intensa occupandomi della fattoria di mia nonna e degli animali e facevo anche sport, correvo ogni giorno 10 km e dopo aver lavorato nella fattoria di mia nonna, insegnavo anche lezioni di personal trainer nell’unica palestra che c’era in paese e, grazie a questo, aveva un corpo estremamente sexy, con muscoli sviluppati, pettorali e addominali perfettamente definiti. In breve, eccitava gli uomini.

Come vi ho raccontato nella mia storia precedente, un giorno andai a trascorrere un fine settimana con i miei genitori e mio fratello nella fattoria di mia nonna. Era sabato mattina, i miei genitori e mio fratello erano andati in città per fare shopping e io ero rimasta alzata fino a tardi. Mi alzai, andai in cucina, feci colazione e andai a fare una passeggiata nella fattoria di mia nonna, che era ancora un po’ grande. Ho pensato di vedere i cavalli (non te l’ho ancora detto ma mia nonna allevava cavalli per venderli ed era Alberto che si prendeva cura di loro) e sono andato alla stalla che si trovava un centinaio di metri dietro casa. Quando sono arrivato, ho visto che la porta era aperta. Normalmente si apriva solo se qualcuno stava facendo qualcosa all’interno e pensavo che Alberto stesse badando ai cavalli. Ho aperto la porta e appena sono entrata ho sentito dei rumori che sembravano lamenti, ma non vedevo nessuno. Ho ascoltato e ho capito che i gemiti provenivano dall’interno di una cabina vuota. Mi sono avvicinato e ho visto un uomo dalla pelle scura. Era completamente nudo, in ginocchio e mi dava le spalle, ma ho subito capito che era Alberto. Dai gesti che faceva con il corpo si capiva che stava scopando una donna alla pecorina, ma non era ancora possibile vedere chi fosse quella donna. Anche uno stand accanto era vuoto e mi sono nascosto dentro. Nel muro che separava le due bancarelle, a circa 50 cm da terra, c’era un piccolo foro che permetteva di guardare dentro senza essere visti e in questa posizione potevi vedere tutto come se fossi proprio accanto a loro. Quando ho guardato, sono rimasto sbalordito, senza parole davanti alla scena… Era mia nonna.

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Mia nonna era una signora molto stimata in tutto il paese, era cattolica praticante, andava a messa tutte le domeniche ed era lei che offriva i fiori per addobbare la chiesa e lo spirito di vedere mia nonna fare l’amore non mi venne mai. come l’ho visto in quel momento, ma pochi istanti dopo ho pensato diversamente. Osservavo mia nonna con attenzione, godendomi tutti i suoi gesti e le sue espressioni facciali mentre Alberto le afferrava i fianchi con le sue enormi mani e li muoveva, pompando il suo enorme pene nero nella sua vagina. Mia nonna era ancora una bella donna, aveva lunghi capelli biondi, tinti ma molto curati, andava tutte le settimane dal parrucchiere, si truccava, si dipingeva di rosso le labbra, le unghie e i piedi, aveva un bellissimo paio di il seno, grande (un po’ cadente perché avevano già allattato 4 figli compresa mia madre) aveva le cosce grosse e un bel sedere, i suoi fianchi dovevano misurare più di 90 cm, aveva una cellulite normale a 62 anni, ma era ancora molto attraente e, per quanto potevo vedere, la sua libido era ancora molto attiva e Alberto aveva la fortuna di avere mia nonna a portata di mano, sempre disponibile a sfogare la sua tensione sessuale, dato che sua moglie era a migliaia di chilometri di distanza.

Ho passato circa 10 minuti a godermeli e durante quel tempo mia nonna è venuta 2 o 3 volte ma sarebbe dovuta venire più volte perché li avevo già beccati nell’ultima parte della scopata perché erano già fradici di sudore quando ho iniziato a dare un’occhiata . Sono rimasto ancora più sorpreso quando ho sentito Alberto dire: “Donna Joaquina, voglio mangiarti il ​​culo. Posso?” E mia nonna rispondeva senza fiato: “Lo sai già, bastardo. È tutto tuo. Fanculo.” Ho visto Alberto estrarre il suo cazzo nero dalla vagina di mia nonna, tutta bagnata dei suoi fluidi di piacere. Era enorme, doveva essere lungo e spesso 23 o 24 cm. Mi sono sentito dire: “Fanculo quel cazzo enorme”. Mi sono coperta la bocca con la mano, temendo che mi sentissero, ma non lo hanno fatto. Ho visto Alberto prendere il suo cazzo e passarlo nella fessura del culo di mia nonna e mi sono ritrovata a mordermi il labbro inferiore e ho sentito la mia voce parlare ancora sottovoce: “- È quello Alberto, strofina quel culo con quel cazzo nero, ok?” delizioso. Uuuum, è fantastico. Mi sentivo come se lo stessi facendo a me stesso e per un momento mi sono sentito come se stessi davvero sentendo il cazzo di Alberto scivolare dolcemente su e giù per la fessura del mio giovane culo, ma ho subito realizzato una nuova realtà; Chi ha provato questo piacere è stata mia nonna e non io ed ero un po’ gelosa di lei.

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Alla fine ho visto Alberto appoggiare la testa del suo cazzo contro l’entrata del culo di mia nonna, lui glielo teneva saldamente sui fianchi con le sue mani enormi e ho visto quel mostruoso cazzo nero scomparire tra le sue natiche e ho pensato: “Indosserò questo .” grosso cazzo nel culo di mia nonna? Può prenderlo?”, ma non ho avuto dubbi quando ho sentito la sua voce dire: “- No, non fermarti Alberto… Seppelliscimi ovunque” e ho pensato ancora, sorridendo tra me: “- Mia nonna è una signora ma è anche una grande puttana ahahah.

Ils gémissaient tous les deux de désir et ma grand-mère gémissait comme une chienne en chaleur et je considerais par ce trou avec ma main droite entre mes cuisses en me masturbant et avec ma gauche couvrant ma bouche pour impecher quoi que ce soit d’en esci. ascoltare. Mi sono emozionato completamente solo guardando Alberto inculare mia nonna ed ho avuto la sensazione di provare lo stesso piacere che provava lei in quel momento. I cavalli erano emozionati e per tutta la stalla si sentivano i loro nitriti mescolati alle urla e ai gemiti di piacere di mia nonna e di Alberto e al rumore delle loro cosce che colpivano il sedere di mia nonna “plop plop plop plop”. Ho visto come spingeva i fianchi mentre la tirava per la vita spingendola forte in avanti, ho visto come il suo cazzo è uscito dalle natiche di mia nonna ed è scomparso di nuovo dentro, e ho visto come i suoi seni si muovevano avanti e indietro. la forza degli attacchi di Alberto.

Pochi istanti dopo mia nonna urlava come una matta, contorcendosi ovunque e vidi i suoi occhi aperti, mostrando la parte bianca, gemeva come una matta e mi resi conto che aveva diversi orgasmi multipli e successivi e Alberto sembrava troppo posseduto da qualcosa di brutto. e lo sentii gridare: “- Ecco, puttana… ti vengo in culo. Vuoi il latte nel culo, vuoi il tuo cane?… Prendi il tuo cane.” Non ho potuto fare a meno di essere così stupito. Non avrei mai pensato che avrei sentito una cosa del genere, che mia nonna sarebbe stata insultata, trattata come una vera puttana, ma era ovvio che amava essere trattata così e ha risposto letteralmente: “Dai, mia cattiva ragazza nera… Riempilo con sperma.” , ragazzo.” All’improvviso ha tirato fuori il cazzo e ho visto una serie di circa 7 o 8 getti di sperma schizzargli su per il culo, sul culo e sulla schiena e anche io, che stavo solo guardando, ho finito per godermeli anch’io. La mia mano dritta nella figa e nel culo e mi copro la bocca con la mano sinistra, gemendo in un sussurro soffocato.

Dopo che vennero tutti e due vidi Alberto spingere mia nonna facendola sdraiare a faccia in giù, con la mano sinistra le allargò le natiche e con la destra prese il bastone, glielo puntò sul sedere. e inserirlo di nuovo. e poi lui le si sdraiò sopra, spostandole i capelli di lato e baciandole il collo e lei gemette, sussurrando e sorridendo di gioia: “- Oh Alberto, quanto sei bravo. Mi hai finito, bastardo.” faccia di lato e pose la bocca sulla sua e si baciarono a lungo.

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Ed è stato allora che ho deciso di sgattaiolare via prima che si accorgessero della mia presenza. Un ultimo sguardo e ho sorriso, guardandola assaporare con piacere il volume del suo cazzo nel culo e lui godersi la tensione che il culo di mia nonna sicuramente dava al suo cazzo. Ho preso la bicicletta e sono andato a fare una passeggiata fuori dalla fattoria e sono tornato solo mezz’ora dopo, mia nonna era in cucina a preparare il pranzo, sono andato dietro di lei, l’ho abbracciata e le ho dato un bacio sulla guancia e lei si voltò sorridendomi senza il minimo segno che potesse sospettare di essere stato osservato.

L’ho tenuto segreto e ho rivelato ciò che ho visto solo circa 2 mesi dopo a una persona. CHI? Alberto stesso. Vuoi sapere come ti ho detto di averlo visto scopare con mia nonna nella stalla? Allora leggete la seconda parte di questa storia che pubblicherò la prossima settimana.

*Pubblicato da la grazia sul sito climaxcontoseroticos.com il 22/05/24.

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