Poesia di vendetta

di | 26 de Ottobre, 2019

Una poesia dedicata alle donne provocanti, ai tacchi a spillo, al piacere e al godeimento, ai fiumi di uomori colanti dalla fica, a quegli uomini che le stringono con il fare del possesso, con quell’impeto di di forza nello spingere il pene in quella caverna di piacere

NERA VENDETTA

Dicevi che non ce l’avrei mai fatta.
Che le aspiranti erano troppe.
Che non sarei riuscita a vincere.
Che la televisione era al di fuori della mia portata.
E sarei rimasta sempre una perfetta sconosciuta.
E avevi ragione: presero un ‘altra.

Credevi che mi sarei arresa
ora che non c’erano più speranze
E il tuo disprezzo pesava come un fardello insopportabile.
Ero disposta a tutto,
per apparire,
per punire il tuo sarcasmo.
Non sarei diventata velina, letterina, meteorina?
Benissimo, mi sarei fatta desiderare ancora di più.
Da te.
Da tutti.

E alla fine mi trovasti.
In uno di quei siti che tanto ti piaceva guardare:
sapevo che prima o poi ci saresti finito

Mi trovasti:
vestita solo con sandali con tacchi vertiginosi;
poderosi uomini di colore mi circondavano,
ero in mezzo ai loro smisurati bastoni d’amore
che facevo sollevare con baci e carezze.
Abbracciata a quegli uomini selvaggi ,
stretta tra i loro muscolosi corpi d’ebano,
aggredita ovunque potessi essere violata,
stremata dalla furia dei loro assalti,
indifesa ai loro membri spaventosi,
pronta a spalancare ogni porta,
accogliendo membri neri come la notte.
Che mi porgevano con desiderio.
Che ricevevo con disinvoltura, ovunque
in quei posti così intimi che solo tu credevi di poter sondare
che ora erano preda di mazze incredibili
Al cui confronto altro non sei che un tenero ramoscello.

E tu?
incredulo: per la mia cosina felice che ruscellava umori traboccanti
atterrito: a vedermi travolta dall’impeto di quelle spinte
disperato: nello scoprire come mi offrivo senza alcun pudore
invidioso: per vedermi felice tra le braccia di altri

E il finale inevitabile. Tutto si tinse di bianco.
Succoso. Molto succoso.
In un madreperlaceo torrente incontenibile che ti lasciò senza fiato.
E’ una fontana?
No. E’ la tua fidanzata che straripa di succo d’amore altrui da ogni buco più intimo.
Come un bignè alla crema strizzato.
Vergognati: so già che muoverai la mano a dare piacere al tuo membro guardandomi
Vergognati: tutti i tuoi amici mi hanno già vista
Vergognati: sei minuscolo davanti ai miei nuovi amori neri.

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