Una donna per un uomo

di | 26 de Ottobre, 2019

Perdersi dentro ai suoi lineamenti. Non esiste spettacolo più degno al mondo. Una donna che si muove per te, intorno al tuo membro, e che vi si dedica con tutta se stessa non ha eguali la fuori, ovunque si cerchi, che sappia capire e condividere le tue fantasie sessuali, che cos’è la donna per te?

Scrive in verde.
Di lei, di reale, solo questo conosco.
Il suo modo di scegliere le pause ed il tipo di carattere che utilizza in messenger.
E dice che sostituiremo con la fantasia ciò che non possiamo vedere o sentire.
Ha immaginazione Laura.
E si preoccupa anche della mia.
Ancor prima che io possa dubitarne.
Mi chiede come sta LUI, come sta il mio cazzo.
Mi chiede se le sue parole sortiscono effetto.
E me lo domanda senza pensarci. Semplicemente perché le passa per la mente in quell’istante.
Dice che vorrebbe tenermelo in mano e scrivere solo con la sinistra.
Oppure che potrebbe accomodarsi su di me e conservarmelo al caldo mentre chatta.


Dice che le piacerebbe provare, Laura.
Farmi godere e contemporaneamente continuare a digitare con altri uomini.
Io ormai sono perso nella sua schiena che ondeggia come una musica leggera sulle mie gambe.
E lei preme sui tasti gemendo e poi maliziosa sorride guardandomi.
Dice che l’esser puttane ad ogni costo è volgare.
Che la puttana la puoi fare. Che puoi anche esserlo per natura, ma che ci vuole comunque cuore, altrimenti si trasforma tutto in uno stupido squallido giochetto da sexyshop di quart’ordine.
E non mi sento di contraddirla in effetti.
Anche perché mentre lo dice ha il mio cazzo dentro e voglio che continui a curarsene.
Questo va imparato.

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Assecondare una donna mentre si sta prendendo cura di te.
Ed ogni tanto perdersi dentro ai suoi lineamenti. Non esiste spettacolo più degno al mondo.
Una donna che si muove per te, intorno al tuo membro, e che vi si dedica con tutta se stessa non ha eguali la fuori, ovunque si cerchi.
Di questo sono certo.
E mentre si fa penetrare Laura – ed è ormai completamente aperta e bagnata, ed io posso udire i suoi mugugni lascivi e percepire il suo respiro farsi affannoso – sussurra che la biancheria va scelta con cura.
Perché non è detto che vada tolta durante l’atto.
A volte c’è chi semplicemente la scosta di quel poco che basta. O chi te l’abbassa soltanto.


Ed in quel momento l’intimo diviene semplice decorazione. Ma è un contorno importante.
E tutto questo chiaramente in funzione di colui che sta godendo del tuo corpo e del tuo ansimare.
Dice che non esiste disegno più eccitante di una riga di stoffa che delimita le curva di un fondoschiena perfetto. O che fa da confine per un cazzo che entra. Stoffa che accarezza il pene di colui che sta assaggiandoti. Masturbazione e penetrazione insieme.
Una donna che non si cura delle fotografie istantanee dell’uomo che la sta scopando è una donna che non si preoccupa dell’estasi altrui.
A Laura invece piace che il cazzo abbia la consistenza di un ramo di faggio.
Ed è per questo – dice – che il pennello va indurito per bene prima che cominci l’atto.
E lo dice in modo quasi mor

boso.
Lo dice per me.
Ci vuole dedizione, pazienza e attesa.
E’ assolutamente fondamentale capire quello che desidera l’altro.
Bisogna saper prolungare e rinviare.
E quella volta su mille che accade il miracolo di incontrarsi tra simili, allora diventa tutto perfetto.
Anche il gesto di due esseri umani.

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Si allontana ora Laura.
Apre leggermente la vestaglia e sfiora con le dita le morbide labbra della sua fessura.
Lentamente.
Fino quasi a svenirne.

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