Storia erotica etero – Scopa con l’istruttore nel laboratorio di anatomia

di | 20 de Maggio, 2024

Sono al primo anno di università e per riuscire in certe cose ho fatto amicizia con le persone giuste, una tra queste è l’insegnante di anatomia, materia nella quale ho un po’ di difficoltà.

Sono una ragazza nera carina, dalla pelle chiara, con una vita sottile, un sedere grosso e un seno piccolo, e sono alta 5’9″, ma lascio i dettagli del mio aspetto alla tua immaginazione.

Era la settimana degli esami, martedì sera, ed ero molto preoccupata per l’esame di anatomia del giorno dopo. Quindi ho mandato un messaggio al simpatico professore nerd e gli ho chiesto se poteva darmi un resoconto del materiale del semestre. Ha detto che dopo la pausa il laboratorio sarebbe stato libero e che mi avrebbe incontrato lì.

Quel giorno indossavo una gonna ed ero preoccupata per il codice di abbigliamento del laboratorio dato che uno di loro indossava pantaloni lunghi, ma lei ha detto che se avessi indossato il camice non sarebbe stato un problema dato che sarebbero stati presenti solo entrambi e si applicano le regole . quando c’è una lezione con un insegnante.

Dopo la pausa, poco prima delle 21, ero solo con lui nel laboratorio, metteva una musica dolce, sommessa sul cellulare, diceva che era solo per alleggerire l’atmosfera. Io mi sedevo su una panchina e lui su un’altra, eravamo uno di fronte all’altro e nonostante il cappotto si vedevano bene le gambe, perché la gonna era corta, non volgare ma corta.

Mi ha chiesto cosa sapevo del corso e io gli ho mostrato le strutture del cuore e ho nominato ciascuna che ricordavo, e anche con qualche difficoltà ha detto che ero molto intelligente e che l’intelligenza era ciò che mi attraeva di più nelle persone. . , e che mio marito è stato fortunato ad avermi come moglie perché oltre ad essere bella, sono devota e intelligente (non sapevi che ero sposata? Piccolo dettaglio che mi sfuggiva, con queste informazioni ora è più interessante, giusto, bambini cattivi ahahah).

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Mi piace essere elogiato soprattutto per la mia intelligenza, perché in realtà non sono solo un bel viso. Quindi ammetto che già un po’ mi ha colpito perché sono stata attratta da lui dal giorno in cui l’ho conosciuto, ma ho sempre mantenuto molto rispetto. Arrossii un po’ per il complimento, ma decisi di continuare a concentrarmi sulla lezione, e in realtà fu molto utile.

Non sapevo quale fosse la sua intenzione, ma mi ha aggredito di nuovo, consegnandomi una scatola di brigadeiro in cui diceva di avermelo comprato (e io non avrei certo rifiutato, vero?), ho mangiato ma c’era un po’ di sporco sull’angolo della mia bocca e lui è stato molto veloce, è venuto con le dita per pulirlo, il suo tocco aveva una mano morbida ma ferma, un tocco semplice ma caldo e morbido, questo ha. Il movimento veloce mi ha fatto venire la pelle d’oca, e penso che sia stato istintivo, ma nel momento in cui ha messo la mano sulle mie labbra, ho preso la sua mano e i nostri occhi si sono incontrati e ci siamo guardati per un secondo, e quando ho capito che le nostre labbra furono chiusi in un bacio intenso pieno di lussuria

Il bacio è come il ferro, è vero amori miei, unisce dall’alto e scalda dal basso, poi ho sentito subito le sue mani sulle mie cosce, i movimenti erano sottili come se dubitassi se tenere ferme le mani altrimenti il ​​segnale sarebbe continuato , ma questo bacio era così delizioso che non c’era modo di fermarlo. Mi ha tirato indietro i capelli e ha iniziato a baciarmi il viso, avevo la mia mano sulla sua schiena e la premevo forte con desiderio, poi ha tirato la cerniera del mio cappotto e gli ho dato il pollice in alto per togliermelo, intensamente. Dal bacio pieno di desiderio e controllo lui cercava il mio pene e si masturbava sulle mie mutandine e io già grondavo di desiderio, gli sussurrai all’orecchio: toglimi le mutandine.

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Si inginocchiò per toglierle le mutandine e metterle nella tasca dei pantaloni, poi fece scorrere la lingua lungo la mia coscia, fino a raggiungere la mia figa. Che lingua deliziosa amici miei, lei ha succhiato bene, mi ha succhiato con così tanto piacere che sembrava stesse per succhiarmi l’anima, ha passato la sua lingua sul mio clitoride facendomi ribollire di desiderio, volevo gemere e io non potevo, l’ho afferrato forte per i capelli e gli ho grattato la schiena. (Ricordo solo che mi ha bagnato)

Entrai nella sua bocca, la gioia soffocata dal gemito silenzioso, rimasi senza fiato. Mi sentivo davvero come se la mia anima avesse lasciato il mio corpo, e quando mi ripresi, gli sbottonai i pantaloni e mi sedetti sul suo cazzo, alternando rapidi salti e movimenti delicati, accarezzandogli il collo con le labbra, grattandogli la schiena con le mie unghie ormai più forti. ogni volta che li indossava.

Doveva essere veloce, perché da un momento all’altro qualcuno poteva entrare, anche se in quel laboratorio non c’erano più le lezioni.

Mi ha messo a quattro zampe con una gamba per terra, l’altra sullo sgabello e il resto del corpo sul tavolo, e poi mi ha scopato più forte, ho sentito ogni centimetro di quel cazzo invadermi e sono venuto. ancora e in questo. Poi lo spinse più in profondità e si fermò per qualche secondo.

Poi mi ha sussurrato all’orecchio: mettiti in ginocchio, piccola troia, e ti sborrerò in bocca.

E da brava, glielo succhiavo guardandolo negli occhi mentre gli accarezzavo le palle, gli succhiavo le palle mentre gli scuotevo il cazzo. Sono tornato al suo cazzo e l’ho succhiato come un delizioso gelato, lo sperma è entrato nella bocca del mio cagnolino birichino, il sapore salato non era buono ma ne è valsa la pena.

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Mi sono subito adattato e sono corso fuori, imbarazzato e senza mutandine. E l’ho evitato per una settimana finché non ho avuto bisogno di rivedermi. Ma lascerò quell’incontro per un’altra volta.

*Pubblicato da Università sul sito climaxcontoseroticos.com il 19/05/24.

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