Io e il mio migliore amico

di | 29 de Agosto, 2023

Ciao, mi scuso se sono troppo lungo, ma voglio dettagliare tutto.
Mi chiamo Ana, ho sempre avuto rapporti con ragazzi piuttosto monelli e non mi sarei mai immaginata con le donne, di cui vi ho parlato 2 anni fa, oggi ho 22 anni, beh, andiamo.
Vivo in una cittadina dell’interno, piuttosto piccola, sono bianca con seno grande, capelli neri, né magra né grassa, gambe grosse, la mia migliore amica Karla è scura, magra, con seno medio, carnosa e labbra grandi. Siamo diventate amiche quando lavoravamo insieme in un ristorante, da allora uscivamo sempre insieme, parlavamo tanto, parlavamo dei ragazzi con cui uscivamo, Karla era più tranquilla, era vergine, baciava solo, le voglio bene . Già mdr lo avevamo già dato a diversi ragazzi, raccontavamo segreti, tra l’altro

cose, eravamo molto vicini, studiavamo nella stessa università, che era in un’altra città, dato che la nostra città è molto piccola, come ho detto, andavamo in autobus, era circa 1 ora lì, ci sedevamo sempre insieme, era fantastico . , finché non mi ha detto che se la sua famiglia avesse dovuto trasferirsi, suo padre fosse stato licenziato e avesse trovato lavoro in un’altra città, non era poi così lontano, tipo 1 ora e mezza, ma per me era tanto dopo tutto . eravamo molto legate, quando diceva wow, mi si stringeva il cuore, ero molto triste, almeno avrebbe continuato nella stessa università, dato che neanche la città in cui sarebbe andata ne aveva, passava con il suo autobus da la città.
Comunque si avvicinava il giorno della partenza, la chiamai per tornare venerdì a pranzo, sarebbe partita sabato mattina.
È venuta e ci siamo divertiti moltissimo, abbiamo visto un film, volevo godermi ogni momento con lei, alla fine era ora di salutarla perché sua madre era molto sistematica, non le piaceva . lei lo ha messo a dormire a casa di qualcuno anche se aveva già 18 anni, allora ci siamo abbracciati fortissimo e io le ho detto di non cambiarsi e lei ha riso, allora è andata a casa, a me veniva da piangere, sono andata nella stanza di casa e scoppiò in lacrime. , poi sono andata in bagno e mi sono accorta che le mie mutandine erano bagnate, non capivo, potrebbe essere stato l’abbraccio di Karla a causare questo? Non mi importava.
Ebbene, è passata qualche settimana e ci sentivamo tutti i giorni al cellulare, ci mandavamo sms e ci vedevamo dal lunedì al venerdì all’università, a volte ci parlavamo poco, a volte lei era in ritardo e correva a lezione, ma almeno ci siamo visti. un giorno mi ha mandato un messaggio dicendomi che un certo ragazzo sull’autobus dove stava andando al college stava mostrando interesse per lei, non so come spiegarlo ma quando me lo ha detto, ho sentito qualcosa di strano come se lo avesse fatto. Non mi piace sentirlo, lei ha detto emozionata che si chiama Thiago, ha gli occhi verdi, è alto, forte, e non capivo perché mi dava tanto fastidio, parlavamo sempre dei ragazzi con cui uscivamo e Non l’ho mai sentito. modo e non mi importava, sembrava che fossi geloso di lei, qualche giorno dopo, più rilassata in università, mi ha chiesto il pranzo, ho accettato e siamo andati, ci siamo seduti e abbiamo parlato, è stato un po’ freddo, si è dimenticata di portare un maglione, mi ha chiesto di prestargli il mio, perché sa che ne porto sempre uno nello zaino, l’ho preso in prestito, non ho quasi freddo ma indosso sempre una maglietta per ogni evenienza. abbiamo finito di pranzare ha detto che sarebbe andata di sopra la mia mano era sul tavolo ha messo la sua sulla mia, una mano così morbida e gentile e ha detto che passare del tempo con te mi sei mancato ti ho dato un breve abbraccio e un sorriso. e lei ricambiò il favore poi andò in classe io ero lì con un’espressione sciocca il mio cuore batteva all’impazzata quando mi disse tocca non capivo più cosa fosse lei è la mia migliore amica mi piacciono gli uomini sono anche cattiva perché ero tipo Questo.
Lo stesso giorno che tornavo dall’università presi il cellulare, era quasi mezzanotte e lei mi mandò un sms dicendo che Thiago era seduto con lei sull’autobus e aveva chiacchierato con lei durante tutto il viaggio. Mi sono arrabbiato, ha detto che la invitava ad una festa per alcune sue amiche che avrebbe organizzato in città, ed era molto emozionata, ho risposto solo ad un’amica carina, ma in fondo era distrutta, arrabbiata, io non voleva che lei venisse con lui, stava succedendo a me, mi guardava come se fossi geloso di lei come un ragazzo è geloso di una ragazza, potrebbe essere che ero attratto da lei, mi chiedevo, potrei non fosse successo, non era giusto, ho deciso che dovevo fermare quello che stava crescendo dentro di me.
Il giorno dopo ho chiamato Rafael, un ragazzo con cui ero uscito diverse volte, siamo andati in un motel, gli ho chiesto di mangiare qualcosa di duro e delizioso, quando mi ha toccato non ho pensato a Karla, a cosa hanno quelle mani morbide sarebbe come. Sembrava toccarmi, gliel’ho dato e ho pensato solo a lei, sono arrivato alla conclusione che ero pazzo di lei, non potevo non fingere il contrario. Ma Karla è mia amica ed è anche vergine, le piacciono i ragazzi, quindi sarebbe una follia se glielo dicessi, potrebbe allontanarsi da me e questo non potrebbe accadere, quindi ho deciso di restare da sola.
Era il giorno in cui Karla usciva con Thiago, mi sono arrabbiato, guardavo il telefono senza sosta, erano le 11 e lei non sapeva niente, mezzanotte e niente, ho cominciato ad addormentarmi svegliandomi con il telefono che vibrava , era lei, ha detto che era fantastico Hanno parlato molto, lui è stato fantastico, educato e l’ha baciata quando l’ha lasciata a casa. Faceva così male che ho pensato quanto voleva che fossi, come geloso di lui, toccandosi. quelle labbra le ho chiesto se se n’era già andato, baciarlo è stato bello, lei ha risposto che sì, bacia molto bene, nello stesso tempo le ho detto che ero stanco e che andavo a dormire, lei ha detto ok.
L’altro giorno all’università, era seduta a un tavolo nell’angolo della mensa, mi ha visto e mi ha chiamato, sono andato a trovarla, mi ha detto di sedermi con la mia amica, mi sono seduto, mi ha dato un un meraviglioso sorriso all’angolo della sua bocca, oh se potessi baciare quella bocca, abbiamo iniziato a parlare quando è apparso Thiago, mi ha chiesto se poteva sedersi con noi, sono rimasto in silenzio, lei ha risposto ovviamente, poi ci ha presentato, ho salutato lei un po’ imbarazzata e ha detto che dovevo farlo. wow, Karla sembrava aver capito che non mi piaceva la sua venuta, mi ha fissato per qualche secondo, mentre mi alzavo e me ne andavo, mentre andavo in camera, mi manda un messaggio: amico, cosa è? è accaduto qualcosa? Ho detto ok amico mio, solo sindrome premestruale, e poi ha detto ok.
Alcuni giorni si chiedeva perché non sarebbe andato a dormire a casa sua per sentire la nostra mancanza, gli ho detto che forse era a causa mia, quindi l’ho programmato per il mio giorno libero e voilà, è quello che ho fatto. ha chiesto all’autista se poteva andare e lui ha detto di sì, così dopo la lezione siamo saliti sull’autobus, Thiago è venuto e si è seduto con lei, poi ha detto che si sarebbe seduta con me, a metà strada sull’autobus, hanno spento le luci , Mi sono sdraiato sulla panchina facendo un pisolino, avevo lavorato tutto il giorno, ho chiuso gli occhi quando ho sentito un tocco sottile sulla mia mano, Karla mi ha preso la mano e ha intrecciato le nostre dita, e ha accarezzato con il pollice, nessuna risposta. , ma le mie mutandine erano già bagnate, la mia figa pulsava per il tocco di averla in mano, lei si è avvicinata molto a me e mi ha detto dolcemente che sono così felice che tu sia venuto, in quel momento il mio cuore sentiva che stava per scoppiare salta, ci stavamo avvicinando alla sua città, mi è caduto di mano, presto si sono accese le luci dell’autobus, siamo arrivati ​​a casa sua verso le 23, abbiamo mangiato qualcosa e siamo andati a letto, suo padre e sua madre sono andati a letto, quindi lei, Io e lei. mia sorella è rimasta nella stessa stanza, ha messo un materasso accanto al letto per farmi sdraiare, il letto di sua sorella era nella stessa stanza, indossava una canottiera attillata senza reggiseno che mostrava queste tette, pantaloncini larghi, ho anche evitato guardavo così non ne avevo voglia, noi tre siamo rimasti a parlare fino all’una di notte finché sua sorella ha detto che se ne sarebbe andata più tardi, ho sentito quel tocco sul mio braccio, era lei che mi accarezzava delicatamente il braccio, mi sono girato e ho toccato la sua mano continuò con affetto l’amavo, era già bagnato quindi si fermò io rimasi in silenzio quando sentii un movimento da parte sua, sembrava sollevare il corpo dal letto, si avvicinò e mi diede un abbraccio un po’ scomodo, non potevo non lo sopporto, gli ho detto no all’orecchio, non ne posso più, mi ha chiesto non posso sopportare cosa? così l’ho baciata a bocca piena lei sembrava spaventata ma l’ho baciata a mia volta che bacio così perfetto labbra morbide e lisce il suo odore era così delizioso ero già pazzo di desiderio quindi si è fermato per baciarla e si è sdraiato pensavo di averla scopata io perderò la mia amica, il giorno dopo era imbarazzata, mi ha guardato a malapena, quando i nostri occhi si sono incontrati ha cambiato direzione, e non abbiamo avuto la possibilità di stare da soli per potersi scusare, il giorno è passato, era era ora di tornare a casa, mi ha abbracciato e ha detto che le piaceva che fossi venuta qui pensavo che non avrebbe dovuto arrabbiarsi ma mi sono ripromesso di non impazzire mai più in quel modo le ho mandato un messaggio chiedendole scusa ha detto tutto è stato bello. bene, e le chiedo scusa per come si è comportata, ho solo detto che ero in imbarazzo, ho detto bene, bene siamo tornati alla normalità, come se il bacio non fosse avvenuto, ha cominciato ad uscire spesso con Thiago, mi ha detto pensava che avrei passato la prima volta con lui, perché sono brave e gentili persone, le ho fatto solo un piccolo sorriso imbarazzato e le ho detto che dovevo andare, mi ribolliva il sangue solo immaginando che si sarebbe commossa da lui, ma non potevo fare niente, si avvicinava il mio compleanno, l’ho invitata a casa mia, ha detto che avrebbe cercato di convincere sua madre, come ho detto sua madre è sistematica, non la lasciava dormire fuori così, a caro prezzo sua mamma l’ha lasciata, ero super felice, in casa siamo solo io, mia mamma e il mio patrigno, e ci sono solo due stanze, quindi lei avrebbe dormito nella mia stanza, le ho offerto il mio letto e glielo disse. ha detto che stavo dormendo sul materasso, ha detto che allora andava bene, abbiamo mangiato la torta, guardato film, parlato, era mezzanotte siamo andati a letto, io mi sono sdraiato sul materasso e lei era sul letto come previsto, lei ha guardato irrequieta, si girava molto nel letto, le ho chiesto se andava tutto bene, lei ha detto sì ma non riusciva a dormire, mi hanno chiesto se volevo venire sul materasso, lei ha detto sì, mi sono alzata per andare a letto. , ha detto resta qui anche tu, mi tremava tutto il corpo, ci sdraiavamo da una parte e dall’altra, poi ha detto: abbracciami, potevo, non ci credevo ma allo stesso tempo avevo paura di impazzire , L’ho abbracciata, lei mi ha preso la mano, i suoi capelli hanno un profumo così buono, ha detto timidamente, non potevo smettere di pensare a quel bacio, ero senza parole, ha detto che voleva di più, in quel momento il mio corpo già tremava, il mio la figa era già tutta bagnata, l’ho baciata con entusiasmo e intensità, come sono cattiva, le ho già messo la mano sul petto e sul collo, ero pazza di desiderio per la mia amica, mi ha sussurrato all’orecchio ciò che non avrei mai immaginato. qualcuno avrebbe il mio primo rapporto sessuale senza di te, voglio che tu sia, quando ha detto che la mia eccitazione è aumentata ancora di più, le ho già tolto la camicetta, ho afferrato quelle bellissime tette, ho succhiato forte, lei ha emesso gemiti bassi, io sono andato giù baciandole la pancia e le ho messo la mano nella figa, che era deliziosa, era bagnata, le ho passato il dito e lei si dimenava dalla lussuria, le ho baciato l’inguine molto vicino alla figa, lei è impazzita e ha detto: Vieni su Ana.! Succhiami, insegnami cosa vuol dire provare piacere. Mi sono buttato con la bocca sulla sua bella fica stretta, ci ho fatto scorrere la lingua sopra e lei ha gemito, l’ha succhiata, mi ha tirato i capelli, le ha infilato un mignolo, ha lanciato un piccolo strillo, ho iniziato avanti e indietro. leccando tutta quella figa con il dito, lei si è dimenata e ha detto oh Ana, sto arrivando, ho preso velocità e presto ha emesso un lungo gemito ed è entrata nella mia bocca, le ho succhiato il miele, l’ho baciata perché potesse assaporarlo, lei disse: ti amo, voglio stare solo con te, ho detto ma e Thiago, ha detto, le ho fatto la ramanzina solo perché ho visto che eri fastidioso e volevo farti ingelosire, ho detto che sei cattivo, vuoi essere mio, sì. L’ho fermata, l’ho messa a quattro zampe, sono caduto, le ho succhiato la figa, lei gemeva e poi è tornata, abbiamo dormito tutta la notte abbracciati, oggi siamo ancora insieme con questa colorata amicizia, ma è una storia per altre storie.

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